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Politica | 03 dicembre 2019, 12:51

Comune di Imperia e Amat a Rivieracqua: “Presenti una proposta valida e valuteremo il ritiro dell'istanza di fallimento”

2 milioni e 600mila euro è il debito di Rivieracqua maturato nel corso degli anni per il mancato pagamento della fornitura idrica nel dianese

Comune di Imperia e Amat a Rivieracqua: “Presenti una proposta valida e valuteremo il ritiro dell'istanza di fallimento”

"Rivieracqua presenti un piano finanziario valido così da mettere nelle condizioni Amat di ritirare l'istanza di fallimento". Questo in sintesi hanno dichiarato l'assessore alle partecipate del comune di Imperia Fabrizia Giribaldi e il presidente di Amat Maurizio Temesio alla conferenza stampa che si è tenuta nella tarda mattinata di oggi a palazzo civico.

2 milioni e 600mila euro è il debito di Rivieracqua maturato nel corso degli anni per il mancato pagamento della fornitura idrica nel dianese. La partecipata imperiese aveva presentato due istanze di fallimento, la prima ritirata in seguito a un accordo che prevedeva un piano di rientro in seguito alla richiesta di Rivieracqua di ammissione al concordato, la seconda in discussione il prossimo 20 dicembre.

Sia la prima che la seconda istanza sono state presentate dal vecchio CDA di Amat presieduto da Barbara Pirero, ma anche il nuovo corso aziendale è intenzionato a portare avanti l'azione, "per tutelare Amat anche dagli organismi di controllo come la Corte dei Conti", spiega Temesio.

"Non si può portare Amat al fallimento per salvare Rivieracqua", gli fa eco l'assessore che dice di attendere una proposta seria dal consorzio presieduto da Gian Alberto Mangiante. Nell'ultima assemblea dei sindaci era stato deciso per il sì all'ingresso dei privati. Un passo avanti che però non basta per Amat e per il comune di Imperia.


"Si è perso un anno e mezzo per arrivare a questa apertura e non riusciamo a capire il perché di questo ritardo", ha detto ancora l'assessore Giribaldi.

Alla domanda su che fine possa fare Amat se il principale debitore dovesse fallire, l'avvocato Temesio ha risposto con un'altra domanda: "Che fine fa Amat se questa situazione va avanti con il debito che cresce ancora di più? L'asset di Amat oggi va benissimo e riuscirebbe a reggere il fallimento di Rivieracqua, mi spiace per i suoi dipendenti, se ne ha, e per i fornitori, ma Amat deve tutelarsi".

Francesco Li Noce

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