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Politica | 10 settembre 2019, 07:14

Il Consiglio Comunale di Taggia approva il conferimento di Se.Com. in Rivieracqua, il salvataggio offre garanzie sui crediti ma non sarà indolore per i cittadini

Il salvataggio di Rivieracqua farà di Taggia un creditore privilegiato per recuperare il dovuto entro i prossimi due anni. L'opposizione ha espresso preoccupazione sulla scelta degli strumenti finanziari partecipativi.

Il Consiglio Comunale di Taggia approva il conferimento di Se.Com. in Rivieracqua, il salvataggio offre garanzie sui crediti ma non sarà indolore per i cittadini

Il Consiglio Comunale di Taggia ha approvato il conferimento del ramo aziendale della partecipata  Se.Com. in Rivieracqua. La votazione è passata a maggioranza e con l'astensione dei gruppi consigliari, 'Il Passo Giusto' e 'Un Comune in Movimento'.

Un passaggio importante quello avvenuto stasera a Taggia, dove si è tornato a ribadire, in modo unanime, nonostante la votazione, l'intenzione che l'acqua rimanga pubblica. In altre parole si è votato per proseguire sulla strada del possibile salvataggio di Rivieracqua, attraverso il conferimento di Se.Com. La società a capitale pubblico, dove questo comune fa la parte del socio maggioritario con un peso del 50%, seguito da Riva Ligure con il 17,28%, Santo Stefano al Mare con il 9% e poi tutti gli altri comuni più piccoli, Badalucco e Castellaro 5,68% e infine, Montalto Carpasio, Terzorio, Pompeiana al 4,09%.

L'ANALISI DELLA SERATA CON IL SINDACO MARIO CONIO



L'ANALISI DELLA SERATA CON IL CONSIGLIERE COMUNALE ROBERTO ORENGO



La seduta si è aperta con un lungo excursus del sindaco Mario Conio, sul percorso iniziato nel 2012, arrivando fino al 2017 quando emergono le gravissime perdite maturate da Rivieracqua nel corso degli anni antecedenti. Si è arrivati, infine, ai giorni nostri ed alle numerose bozze di piano concordatario. L'ultima è di pochi giorni fa, il 6 settembre. Oggi, inoltre, era previsto un nuovo incontro davanti al giudice del tribunale fallimentare ma tutto lascia supporre che vi sarà un rinvio (LINK).

“E' necessario prendere una posizione chiara. - ha esordito il sindaco Mario Conio - Siamo in un momento cruciale. Di pochi giorni fa il passaggio consigliare del Comune di Sanremo che approva il conferimento del ramo idrico di Amaie. Oggi facciamo percorso analogo per dare un chiaro messaggio sia al giudice fallimentare sia al nuovo Commissario all'EGA provinciale in questa delicatissima fase. L'acqua deve rimanere pubblica, Rivieracqua deve essere soccorsa in questo momento di difficoltà e si deve mettere rimedio a dei vizi iniziali di gestione che ci portano in questa difficile e tortuosa situazione”.

Comune di Taggia ha fatto un lungo lavoro in questi mesi per chiarire la partita debiti/crediti. “La nostra è una partita complessa – conferma il primo cittadino – iniziata a settembre 2016 con il trasferimento di alcuni rami del servizio idrico integrato. A tale trasferimento non sono seguiti corretti pagamenti da parte della società che ci ha messo in difficoltà economico. Il piano riconosce in maniera pressoché esaustiva tutte le partite di credito del Comune di Taggia. E' un piano migliorato. Gli strumenti finanziari partecipativi sono migliorati, riconoscono correttamente il credito. Vi è un aspetto fondamentale la trasformazione della società (Rivieracqua) da Spa Consortile a Spa, dove c'è un riconoscimento di quanto conferito davvero nella società”.

Nell'introdurre le linee di piano il primo cittadino ha puntualizzato: “Non saranno ultima versione definitiva. Mio timore è che questo piano conoscerà ulteriori sviluppi ed aggiornamenti. Il piano prevede un riconoscimento delle passività chirografarie al 50% ed un timing del rimborso, partendo dal 2021 e che arriva al 2024. L'aspetto saliente è quello che la proposta concordataria, seguendo i dettami del giudice, prevede i rimborsi dei creditori chirografari, considerando questa volta Amat, Aiga e 2ReteGas. Parliamo di una partita significativa, perchè il rimborso è pari a 27milioni di euro. La modifica statutaria che permette il passaggio a Spa dà l'opportunità di riconoscere l'accollo del debito verso i comuni, di Imperia e Ventimiglia, tramite partecipazione azionaria, per un importo di circa 13milioni di euro. Il residuo si prevede che verrà rimborsato per il 55% attraverso le emissioni degli strumenti di SFP1 ed il 45% per cassa. Il piano detta alcune importanti condizioni. L'ingresso del Comune di Imperia nella compagine sociale di Rivieracqua. E' di pochi giorni fa, nostro accorato appello al sindaco Claudio Scajola, perchè si faccia carico di far ritirare la richiesta di fallimento presentata da Amat nei confronti di Rivieracqua, perchè lo riteniamo un passaggio fondamentale per il proseguo di questo iter”.

Per Taggia la partita si divide su più fronti. Il primo riguarda Se.Com. La società che gestisce il depuratore e che ha un valore di 2 milioni 650mila euro che verrà riconosciuto così: “1 milione e 800mila euro, verranno riconosciuti con il capitale azionario. Azioni vere e proprie. 700mila euro con gli strumenti finanziari partecipativi di tipo 2. - afferma Conio - Su questi c'è stata un'evoluzione. Viene data la possibilità di convertirli in azioni, aumentando la propria partecipazione societaria. In alternativa hanno una loro rendita perchè renderanno un 2,5 % nei primi tre anni, dal 2023, per passare poi ad uno 0,50%. Dagli uffici è stato stimato che questa rendita è equiparabile ad una cifra intorno ai 10mila euro”. 

La minoranza de Il Passo Giusto, attraverso il capogruppo Roberto Orengo, prima e con il consigliere Mario Manni, poi, ha rimarcato alcuni passaggi della vicenda Rivieracqua e del conferimento di Se.Com., chiedendo all'amministrazione rassicurazioni concrete su questi strumenti finanziari. “Nell'aprile 2016 amministrazione comunale avvia conferimento attraverso atti amministrativi e chiede a Se.Com. di commissionare uno studio a cui si chiede quali fossero migliori condizioni per il conferimento in Rivieracqua. A fronte dello studio si sceglie di condurre linea operativa che portava al conferimento totale di Se.Com. in Spa a fronte di azioni. Se.Com. ha un valore di 2milioni e 800mila euro tu mi corrispondi questo. Questa cosa cambia nel 2019. Taggia sceglie di conferire Se.Com. e una parte viene contraccambiata con azioni e dall'altra parte ci sono SFP2, strumenti partecipativi finanziari. Un'amministrazione comunale può deliberare di prendere Se.Com. e metterla in Rivieracqua e ricevere strumenti finanziari emessi da una società che si sta accollando 50milioni di debito, circa e che non è che si trovi in chissà quali condizioni. Se oggi votiamo siamo tranquillissimi che possiamo farlo o no?”- si chiede Orengo.

Il capogruppo, inoltre, ha chiesto a più riprese come mai non si sia interpellata la Corte dei Conti chiedendo un parere sulla fattibilità dell'operazione, che avrebbe offerto una tranquillità maggiore. Su questo punto ha risposto il dirigente Michele Figaia che ha curato l'intera pratica Se.Com.-Rivieracqua. “Parere della corte dei conti, magari, però è anche vero che la Corte non esprime pareri così. Fanno una disamina su ammissibilità e ottenere risposta sulla tranquillità di un consiglio comunale non sarebbe facile. Si sarebbe potuto presentare richiesta ma dubito che ci sarebbe stata risposta”. 

Dal consiglio comunale emerge un'ulteriore certezza. Il piano tariffario 2020 – 2024 colpirà duramente tutti i cittadini, non solo Taggia. E' inutile nasconderlo è un piano tariffario lacrime e sangue. Un incremento del 9% annuo fino al 2022. - conferma senza mezzi termini il sindaco - Viene considerata una partita singola, chiamata partita pregressa che prevede recupero di circa 1milione e mezzo di euro da applicarsi nella bolletta 2019. Il piano prevede poi un conguaglio perequativo che a partire dal 2021 permetterà di recuperare in bolletta circa 9milioni di euro in totale. E' oggettivamente un piano di grande sacrificio”.

Taggia vanta un credito per 1milione e 800mila euro che il piano riassume come credito privilegiato che saranno rimborsati tra il 2020 ed il 2021. A questo si aggiungono ulteriori 300mila euro legati alle spese di personale, distaccato su Rivieracqua ma pagato dal Comune.

Collegata a Se.Com. c'è la questione relativa al personale. Il piano prevede l'assorbimento di tutta la forza lavoro a tempo indeterminato. Su questo aspetto l'opposizione ha esortato il sindaco a prendere un impegno a tutela di questa forza lavoro. “Il depuratore negli ultimi 8 anni è stato il migliore della provincia di Imperia. Questo è merito di chi ci ha lavorato e se ne è occupato. Dal direttore fino all'ultimo operaio che lavora a tempo discontinuo. - sottolinea il consigliere Roberto Orengo - E' possibile tutelare questo patrimonio umano che conosce il nostro depuratore. Rischiamo di perderli clamorosamente. Mi sembra una richiesta legittima”. 
L'argomento è stato condiviso dal primo cittadino che ha assunto l'impegno a tutelare questa forza lavoro. 

La condizione per il conferimento di Se.Com. che noi manteniamo è quella dell'omologa del piano. - puntualizza il sindaco Conio - Oggi prendiamo atto delle linee di piano, approviamo modifiche statuarie e approviamo il regolamento su SFP1 e SFP2. Auspichiamo che quanto fatto da Taggia aiuti Rivieracqua ad uscire da questa difficoltà cronica. Ogni giorno che passa senza decisioni è un giorno in più per affossare la società. La mia amministrazione c'è per andare avanti. Questo piano è un passo avanti, in una partita particolare del Comune. Anche a livello di bilancio avremo dei riflessi positivi. Nel post concordato verrà riconosciuto il pagamento trimestrale della quota di depurazione. Questo permetterà di evitare di avere croniche anticipazioni di cassa” - conclude il sindaco.

La partita è chiusa? Tutt'altro. Taggia ha il 50% in Se.Com. ed il conferimento dovrà passare da analoga deliberazione anche degli altri comuni con partecipazione minore. Serve l'80% affinché si possa perfezionare il passaggio. L'aspetto è stato rimarcato da Orengo e sulla questione il sindaco ha chiosato dicendo: “Mi aspetto che anche gli altri soci Se.Com. facciano il loro percorso. Confido che gli altri sindaci facciano scelte analoghe alla nostra perchè se così non fosse staremmo affossando Se.Com. Taggia si assume una responsabilità. Taggia è socio principale e mi auguro che sia di buon auspicio perchè soci minori facciano scelte analoghe”.

Stefano Michero

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