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Eventi | 01 agosto 2019, 16:03

Sanremo: Teatro Ariston intitolato a Domenico Modugno? La proposta del Meeting delle Etichette Indipendenti

“La canzoine italiana è diventata così importante nel mondo grazie a “Nel blu dipinto di blu” che ha conquistato ogni angolo del pianeta”

Domenico Modugno

Domenico Modugno

Dal Meeting delle Etichette Indipendenti arriva una proposta in vista del 70° Festival di Sanremo: intitolare il Teatro Ariston a Domenico Modugno.

Il MEI si sta facendo portavoce dell'iniziativa che, a quanto pare, sembra sia stata approvata da diversi musicisti italiani, primo tra tutti Franco Fasano. La proposta è stata portata avanti da Giordano Sangiorgi, patron del MEI e organizzatore della Festa della Musica dei Giovani del Mibac, al Tavolo della Musica e di Sanremo, indetta dall’Amministratore Delegato della RAI Fabrizio Salini, che ha raccolto subito entusiastiche adesioni nel settore musicale.

Se la canzone italiana è diventata così importante nel mondo e con lei il Festival di Sanremo - dichiara il cantautore e musicista Franco Fasano, storico autore di grandi successi del Festival - lo deve a Domenico Modugno che con “Nel blu dipinto di blu” ha saputo conquistare ogni angolo del pianeta. Con “Volare” ruppe la tradizione musicale dell’epoca diventando uno straordinario volano per la musica italiana all’estero”.

Sono anni che – dice Fasano – appena mi è possibile parlo di questa doverosa dedica. Succede anche nel calcio che si dedica uno stadio al nome di uno storico giocatore. Visto che anche qui c’è di mezzo un “San..” sarebbe bello che Walter Vacchino dell’Ariston accettasse per quei giorni di intitolare il suo magico Teatro a Modugno. Tutto ciò ha preso vita ad Anacapri in occasione della XIIesima edizione del premio dedicato a Bruno Lauzi, la manifestazione diretta da Marino Bartoletti e condotta da Francesca Ceci grazie al sostegno del Comune di Anacapri.  La proposta nasce da una commissione di artisti, giornalisti e discografici che negli ultimi 40 anni hanno scritto pagine importanti della musica di casa nostra: Carlo Marrale (musicista fondatore dei Matia Bazar), Alberto Zeppieri (editore e produttore), la giornalista Rosita Marchese e Alessandro Caruso (figlio del grande maestro Pippo Caruso) aggiungendo che è “certamente il modo migliore per ricordare i nostri grandi artisti che hanno la storia della canzone italiana e tenerla viva in Italia e  all’estero e tra le nuove generazioni, ricordare una grande figura come quella di Domenico Modugno che con le sue vendite è l’artista che ha fatto conoscere di più il Festival di Sanremo nel mondo”.

Sarebbe un grande segno di rispetto e di innovazione e un meritato riconoscimento che ci auguriamo la Rai raccolga - conclude Giordano Sangiorgi, presidente della giuria del Premio Lauzi - perché farebbero entrare prima di ogni cosa la grande musica, il cuore e la passione nel segno del più grande Made in Italy musicale già dentro la settantesima edizione del Festival di Sanremo ancora prima di cominciare”.

Redazione

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