Diano Castello è invasa dai piccioni, l'ordinanza contro gli odiati pennuti. Il Sindaco "Vietato dargli da mangiare"

Come Hamelin con i topi, Diano Castello ha un problema con i piccioni. E se la cittadina tedesca ha avuto bisogno del pifferaio magico, al piccolo comune del golfo dianese basta un’ordinanza del suo Sindaco Romano Damonte.

Il primo cittadino vista la presenza, soprattutto in molte abitazioni del centro storico, di colonie degli odiati volatili che nidificano “creando numerosi problemi di carattere igienico-sanitario”, lo scorso 12 settembre ha vietato su tutto il territorio comunale di dare cibo ai piccioni, sia sul suolo pubblico che su aree private, al fine di evitarne l’incremento.

Secondo la disposizione del Sindaco, è vietato inoltre “lasciare scarti di prodotti ortofrutticoli e di altri generi commestibili, in prossimità dei contenitori di raccolta dei rifiuti solidi urbani, di evitarne il consumo da parte dei piccioni”.

Damonte, ordina infine “ai proprietari di edifici, agli amministratori condominiali e a chiunque a qualsiasi titolo vanti diritti reali su immobili esposti alla nidificazione e allo stanziamento dei piccioni di provvedere, a propria cura e spese, all’adozione, concentrata se necessaria con i competenti uffici comunali, di interventi atti a:

schermare con adeguate reti a maglie sottili o altro mezzo idoneo le aperture permanenti di abitazioni, vista l’attitudine dei piccioni ad occupare soffitte, solai e sottotetti che offrano riparo o luogo per la nidificazione;

installare ove possibile, dissuasori sui punti di posa (cornicioni, terrazzi, pensiline, davanzali ecc) onde impedirne lo stanziamento".