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Sanremo Ospedaletti | 15 marzo 2018, 08:50

Porti sabaudi e liguri durante la guerra civile americana nel racconto di Pierluigi Casalino

Porti sabaudi e liguri durante la guerra civile americana nel racconto di Pierluigi Casalino

Se i Savoia concessero in diverse occasioni lo scalo di Villafranca (Villefranche sur mer oggi), il porto militare sabaudo per eccellenza, alla flotta dello zar di Russia nel XVIII e nel XIX secolo, nei primi decenni del XIX secolo il re diSardegna aprì i propri scali anche alla marina militare dei neonati Stati Uniti d'America.

Quest'ultima, infatti, si servì non di rado della protezione piemontese per poter muovere nelle sue spedizioni contro i pirati barbareschi libici che attaccavano le navi mercantili americane per depredarle. Al riguardo Villafranca, Sanremo e porti spezzini vennero frequentati dai legni a stelle e strisce di stanza nel Mediterraneo. Anche allo scoppio della guerra civile, ci fu un contenzioso che coinvolse unionisti e confederati nel contendersi non solo l'appoggio diretto della corte di Torino, ma soprattutto nelle facilitazioni marittime in Liguria del Regno d'Italia, oltre che nel veicolare volontari da tutta Europa a favore di di una o dell'altra parte. Giuseppe Garibaldi, nel 1862, rinunciò di impegnarsi a fianco dei sudisti, mentre la diplomazia francese ed inglese tentarono di sostenerli per spezzare la concorrenza americana (il suo pensiero era più rivolto all'irredentismo nizzardo e a Roma, dopo la spedizione dei Mille), anche favorendo l'invio anche di volontari liguri ed ex borbonici.

Mazzini, dopo un iniziale appoggio al Sud, si schierò con il Nord per la scelta antischiavista. Non solo i già citati (su Sanremonews) Bertora e Perato furono tra i molti liguri arruolati negli opposti schieramenti nella secessione tra Nord e Sud. Si ricordano, infatti, altri nomi, tra i quali un certo altro Garibaldi che combatté agli ordini del generale confederato Lee e che vicino a lui vole essere sepolto ai primi del Novecento. La Liguria di Ponente fu anche teatro di una guerra di spie tra sudisti e nordisti. Al divampare delle ostilità, tra Nizza (ormai francese) e La Spezia, si registrarono movimenti di agenti allo scopo di acquisire notizie sulle reciproche influenze nella zona, che rappresentava uno snodo importante dal punto di vista commerciale (e di sponda per l'export import di numerose merci anche strategiche da e verso il Nord  America) in grado di svolgere un ruolo decisivo nelle sorti del conflitto interamericano.

Nonostante, infatti, che lo stato sabaudo ed ora italiano unitario avesse conservato i suoi rapporti ufficiali con il Nord, elementi del Sud non mancarono di agire nei vari centri della Riviera per perorare la causa confederata. La relazione dei liguri con le Americhe, d'altronde, era già sensibile a causa dell'emigrazione in quella direzione iniziata già nel XVII secolo. 

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