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Attualità | 17 maggio 2016, 07:11

#17maggio: giornata mondiale contro l'omofobia. Cosa cambia, dopo l'approvazione delle unioni civili, nelle coppie?

Fedeltà: mentre per il matrimonio sussiste tale obbligo e portare ad una separazione con addebito nei confronti del coniuge fedifrago, nelle unioni civili non è previsto tale dovere

#17maggio: giornata mondiale contro l'omofobia. Cosa cambia, dopo l'approvazione delle unioni civili, nelle coppie?

Oggi, 17 maggio, in tutto il mondo la lotta contro l’omofobia diventa protagonista di una speciale giornata che, a partire dal maggio 2004, l’Unione Europea ha deciso di celebrare e promuovere ogni anno. Quattordici anni fa infatti, venne presa la decisione di rimuovere l’omosessualità dalla lista delle malattie mentali, all’interno della classifica pubblicata dall’OMS, Organizzazione mondiale della sanità. La dicitura corretta per la ricorrenza di oggi  è in realtà Giornata internazionale contro l'omofobia, la bifobia e la transfobia.

Pochi giorni fa la Camera dei Deputati ha approvato in via definitiva la legge sulle Unioni Civili in Italia. Lasciando da parte l’aspetto sociale di questa epocale e storica evoluzione, è importante conoscere chi, come e cosa cambierà, di fatto, per queste “nuove” unioni. Lo abbiamo chiesto all’Avvocato Angelo Massaro di Imperia.

Cosa cambia in Italia oggi rispetto al passato? La “Giornata internazionale contro l’omofobia, la bifobia e la transfobia”, verrà celebrata in 130 Paesi diversi, tra cui l’Italia. Per noi arriva in un momento particolare, perché segue di pochissimi giorni l’approvazione della Legge sulle Unioni Civili e sarà perciò l’occasione per una giornata di riflessione sugli aspetti controversi della Cirinnà. Un percorso, quello culminato con la legge sulle Unioni civili, che affonda le proprie radici in un cambiamento culturale e giuridico iniziato nelle precedenti legislature. Penso ad esempio al decreto legislativo n. 216 del 9 luglio 2003 emanato per combattere le discriminazioni sul lavoro in base all'orientamento sessuale oppure la legge 6 giugno 2008 n. 101 che abroga la norma sull'orientamento sessuale nella valutazione dell’idoneità di un soggetto ad entrare oppure a permanere nelle Forze armate, Polizia e Vigili del Fuoco.

Quali sono ora le differenze tra matrimonio, unioni civili e convivenza? La prima sostanziale differenza tra matrimonio e unione civile è che il matrimonio è un’istituto giuridico valido esclusivamente tra persone di sesso diverso, a differenza di ciò che accade nell’Unione Civile, che trova applicazione tra persone dello stesso sesso, permettendo di dare una veste legale anche a questo tipo di legame. Le coppie gay, pertanto, potranno recarsi in Comune in presenza di due testimoni e formare un nuovo nucleo sociale riconosciuto, caratterizzato da reciproci doveri e diritti. Un’altra differenza tra questi due istituti riguarda l’obbligo di fedeltà: mentre per il matrimonio sussiste tale obbligo e portare ad una separazione con addebito nei confronti del coniuge fedifrago, nelle unioni civili non è previsto tale dovere. Sotto il profilo del regime patrimoniale in entrambi i casi vi è automaticamente (a meno di diversa previsione scritta) il regime di comunione legale dei beni.

Il rito del matrimonio e il rito delle unioni civili : cosa cambia per gli sposi? Il matrimonio continua ad essere celebrato davanti al Ministro del Culto o dinanzi all’Ufficiale di Stato Civile in Comune. Nelle unioni civili sono assenti le pubblicazioni, l'unione viene a costituirsi mediante dichiarazione resa – dinanzi all’ufficiale di stato civile e alla presenza di due testimoni – dai due coniugi. In particolare il rito delle unioni civili non prevede formule particolari da recitare come, invece, accade nel matrimonio.

I figli di una coppia che decide di unirsi civilmente, come vengono tutelati in caso di separazione? I figli sono stati uno dei temi più caldi e discussi in Parlamento in sede di approvazione della Legge sulle unioni civili in Italia. Ed i figli rappresentano, al momento, una delle più grandi differenze tra il matrimonio e l’unione civile. Infatti, coloro che sono legati dall’istituto giuridico dell’unione civile, non possono né ricorrere alla procreazione assistita né alla stepchild adoption (l'adozione del figlio del partner).

Stefania Orengo

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