Questa mattina intorno alle 11, allo stabilimento “Caranca” di Bordighera si è tenuto un incontro tra l’On. Tiziano Arlotti, la Sen. Donatella Albano e alcuni operatori turistici in particolare del settore balneare, aziende che oggi si trovano ad affrontare la crisi non solo dal punto di vista economico ma anche legislativo a fronte delle direttive europee che si inseriscono in un panorama nazionale di incertezze.
In particolare, al centro della critica, è la direttiva Bolkestein, relativa ai servizi del mercato europeo che vede la regolamentazione delle concessioni demaniali italiane come un ostacolo alla libera circolazione dei servizi e l'instaurazione della fiducia reciproca tra stati membri.
A mediare l’incontro il consigliere regionale Sergio Scibilia: “La situazione in Europa è molto complessa, ed è per questo che noi ci siamo impegnati per difendere due principi, il primo quello di puntare ad avere per tutta la UE regole uguali per tutti, cosa che ad oggi non avviene; il secondo è quello volto alla necessità di fare fronte unico e di chiedere al governo di schierarsi per poter dire in Europa che noi siamo una realtà diversa rispetto a quella delle altre nazioni. Quella degli stabilimenti balneari è una delle realtà turistiche più importanti perché sono la sentinella sul mare che ha mantenuto letteralmente il litorale”.
A nome di tutti i titolari degli stabilimenti ha poi concluso chiedendo un impegno al deputato e alla senatrice presenti: “I qui presenti sono operatori turistici che rappresentano fonte di posti di lavoro, molti non fanno più investimenti bloccati dalla precarietà della situazione basti pensare che alcuni hanno già ricevuto la lettera che decreta la scadenza della concessione. Qui non si tratta di multinazionali ma di tantissime aziende a conduzione familiare che cercano di portare avanti il lavoro spesso con sacrifici enormi, chiediamo quindi che venga difesa questa categoria che è storica”
L’esasperazione di tutta la categoria ha trovato completo riscontro nelle parole di uno di loro, Domenico Mazzitelli, Presidente provinciale degli stabilimenti balneari, “La nostra balneazione è atipica, noi abbiamo 8 mila km di costa da tutelare. Il diritto di insistenza è nato all’epoca proprio per tutelare una quantità di territorio che lo Stato da solo non sarebbe stato in grado di garantire. Ma qui c’è gente che ha investito milioni e con queste nuove leggi si vede evaporare ogni investimento ed ogni sacrificio. Cosa dovremmo fare? Siamo stanchi della situazione precaria. La direttiva Bolkstein è uno strumento che uccide gli operatori. Vorremmo delle certezze per rilanciare l’economia del settore con nuovi investimenti”
“Abbiamo sollecitato - ha risposto l’On. Arlotti - che ci fosse un interlocuzione diretta con l’Europa, ovvero non solo con i tecnici ma anche con la Commissione Europea con l’obiettivo di arrivare a presentare il nostro progetto di legge e di incardinarlo. La prima cosa che noi dobbiamo fare per gestire meglio questo patrimonio è quello di passare il patrimonio marittimo alle regioni per le peculiarità orografiche di ogni zona, deve essere attuato il federalismo demaniale di cui la legge già esiste. Bisogna tuttavia chiarire la situazione perché ne va del rispetto di chi lavora ma soprattutto il rispetto che dobbiamo avere verso noi stessi”.






















