Sanremo: la segnalazione curiosa di quanto successo a Paola Bracco "Fate attenzione cittadini"

La nota imprenditrice Paola Bracco ha voluto allertare i cittadini di Sanremo.

"La sottoscritta Paola Bracco titolare della Securitas Investigazioni con sede a San Remo alla Via G. Marsaglia, 74 ove opera da oltre 40 anni che sente il dovere di allertare la cittadinanza in quanto il giorno martedì 19 u.s. è stata avvicinata da una Signora di mezz'età la quale le rivolse parole di elogio per la sua persona e accompagnandosi per un tratto di strada in via G. Marsaglia, le disse in tono confidenziale che a settembre partiva per Lourdes e che le avrebbe fatto piacere di mandarle una cartolina da quel luogo. A tal fine le chiese l'indirizzo per poter inviare questa posta. La scrivente che sotto il braccio teneva la borsa all'interno della quale cerano denari e cose varie e pertanto cercò di trovare una penna e un pezzo di carta onde rilasciare il proprio indirizzo, la cosa però la mise in allarme e allora si rivolse a questa persona dicendole che l'indirizzo glielo avrebbe lasciato alla titolare della tintoria Emy corrente in Via G. Marsaglia. A questo punto le rivolse alcune domande chiedendo il suo nome e questa disse che si chiamava Anna Farina e che abitava in Via A. Volta. Questa situazione mise in sospetto la scrivente che iniziò a fare controlli che però dettero esito negativo anche sul posto di lavoro dove questa emerita sconosciuta diceva di essere dipendente di un tipo Supermercato in Corso Garibaldi. Ciò fu la conferma che si trattava di una borseggiatrice ovviamente non alle prime armi. La stessa alta 1,60 corporatura normale indossava pantaloni neri tipo fusò sotto al ginocchio una camicetta bianca con sopra un gilet nero, i capelli biondi pettinati all'insù con un copricapo nero, belloccia e molto gentile. A questo punto la scrivente con la scusa di cercare un pezzo di carta tirò fuori dalla propria borsa delle fotografie sue e con una scusa gliele diede in mano e la stessa le osservò facendole i complimenti per la fotogenia toccandole e ritoccandole più volte. Le stesse ora sono a disposizione della Polizia scientifica sperando che impronte digitali possano essere utili alle indagini".