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Attualità | 01 aprile 2014, 14:40

Non è sempre colpa della crisi: la Provincia di Imperia usa solo il 25% dei fondi UE per aiuti all’occupazione delle persone svantaggiate

E’ il caso, ad esempio, dei fondi per gli aiuti all’occupazione: su un finanziamento 268 mila e 500 euro di fondi pubblici la Provincia di Imperia ha usufruito di appena 67 mila euro. Il rischio è che scatti il disimpegno automatico per il cofinanziamento europeo.

Non è sempre colpa della crisi: la Provincia di Imperia usa solo il 25% dei fondi UE per aiuti all’occupazione delle persone svantaggiate

Appena ¼, pari al 25% del Fondo strutturale europeo (Fse), per il settennio 2007-2013, è utilizzato per l’integrazione e il rientro nel mondo del lavoro per le persone svantaggiate in Provincia di Imperia. “Sviluppare percorsi di integrazione e migliorare il (re)inserimento lavorativo dei soggetti svantaggiati per combattere ogni forma di discriminazione nel mercato del lavoro”. Almeno questo è l’obiettivo sulla carta, ma nei fatti e nei numeri la realtà appare ben diversa.

E’ il caso, ad esempio, dei fondi per gli aiuti all’occupazione: su un finanziamento 268 mila e 500 euro di fondi pubblici (di cui 100 mila e 338 dell'Unione europea e 167.329 del Fondo di Rotazione attraverso il co-finanziamento nazionale e 832 euro della Regione), la Provincia di Imperia ha usufruito di appena 67 mila e 125 euro. Vale a dire il 25% della somma a disposizione.

L’obiettivo generale per la Provincia di Imperia, è messo nero su bianco, nel programma dei progetti in attuazione, aggiornato al 31 dicembre 2013,  è “promuovere una società inclusiva e garantire condizioni di sicurezza al fine di migliorare, in modo permanente, le condizioni di contesto che più direttamente favoriscono lo sviluppo”. Mentre l’obiettivo specifico è quello di “migliorare la qualità  e l'equità  della partecipazione sociale e lavorativa, attraverso maggiore integrazione e accessibilità  dei servizi di protezione sociale, di cura e conciliazione e dei sistemi di formazione, apprendimento e lavoro, con particolare attenzione alle pari opportunità  e alle azioni di antidiscriminazione”.

Insomma il programma per usufruire  dei finanziamenti già stanziati c’è, gli obiettivi anche, mancano, allo stato attuale, i progetti. Il rischio è che scatti il disimpegno automatico, in genere dopo due anni in assenza di progetti, per il cofinanziamento europeo. 

Renato Agalliu

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