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Attualità | 21 novembre 2013, 12:41

'Ventimiglia Servizi' non esiste più: non è più possibile ottenere lo sgravio per l'ICI

Le vicissitudini di una cliente del Consulente Tributario Antonello Marasco.

'Ventimiglia Servizi' non esiste più: non è più possibile ottenere lo sgravio per l'ICI

Il Consulente Tributario Antonello Marasco, ci ha segnalato una caso davvero surreale, in relazione ad una sua cliente-amica, per il pagamento dell'ICI. Dopo aver esaminato l’atto, Marasco si accorge che non è dovuto quanto richiesto in riferimento all’annualità 2008, in quanto l’avviso venne pagato, seppur con lieve ritardo. Non potendo donna recarsi direttamente presso gli Uffici incaricati e non avendo la stessa le cognizioni sufficienti per ottenere lo sgravio di cui sopra si è rivolta al commercialista.

"Ben volentieri mi sono offerto di supportarla - ci ha detto - ma ho dovuto constatare con stupore che non vi sono le condizioni per farlo. Seguite le indicazioni contenute nell’atto mi sono recato presso l’ufficio ICI di Via Roma (di Ventimiglia Servizi Srl, a socio unico Comune di Ventimiglia) ove mi è stato gentilmente comunicato che non era possibile sgravare la posizione poiché la società Ventimiglia Servizi Srl 'non esiste più'. Vogliate comprendere la mia totale indifferenza alle vicende della società, ho quindi contattato l’Ufficio Tributi del Comune il cui addetto, con grande gentilezza, mi ha confermato la situazione e mi ha confermato che a tutt’oggi non vi sono le condizioni (interne al Comune) di esaminare, sgravare o annullare nessun atto. Ho comunque formulato l’ipotesi, a tutela del contribuente, di provvedere al pagamento parziale dell’atto di intimazione (decurtato quanto non dovuto) al fine di evitare l’innescarsi di procedure esecutive: i due uffici, sempre molto gentilmente, me lo hanno sconsigliato".

Marasco ha quindi inviato una serie di richieste al Comune di Ventimiglia, tra cui: lo sgravio delle somme richieste per l’anno 2008 e l’indicazione precisa sul comportamento che la contribuente debba tenere per:
- adempiere ai propri obblighi tributari;
- adempiere solo per quanto dovuto;
- evitare l’aggravio di oneri e spese derivanti dal mancato pagamento dell’atto di intimazione (ingiunzione di pagamento ex R.D. 639/1910 – esecuzione forzata – fermo amministrativo di beni mobili registrati – ipoteca sugli immobili di proprietà);
- tutelarsi da azioni esecutive ingiuste.

Il tutto entro termini ragionevoli, in considerazione dello spirare dei termini di intimazione. Marasco ha inoltre evidenziato al Comune che, visto che l’atto in quanto tale non è impugnabile (trattandosi di atto di mera riscossione) l’inadempimento da quanto richiesto vedrà la possibile richiesta di risarcimento del danno subito, anche morale. 

Carlo Alessi

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