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Attualità | 08 novembre 2013, 16:08

Nuova tegola per la Riviera Trasporti: l'agenzia pubblicitaria 'dimezza' il gettito per i prossimi anni

La crisi non conosce confini ed anche il rinnovo per la gestione degli spazi pubblicitari diventa un problema. Il contratto con 'Questa Pubblicità' scade il 30 novembre e l'azienda sta valutando il da farsi.

Nuova tegola per la Riviera Trasporti: l'agenzia pubblicitaria 'dimezza' il gettito per i prossimi anni

Sono moltissimi i problemi che affliggono da tempo la Riviera Trasporti, l'azienda che gestisce il servizio di trasporto pubblico dal confine di Stato ad Andora. Ed ora, tra i tanti, se ne potrebbe aggiungere un altro, quello della raccolta pubblicitaria, negli spazi appositi dei bus, che erano particolarmente appetibili fino a qualche tempo fa, quando addirittura le aziende nazionali e locali 'fasciavano' letteralmente i mezzi in transito.

La crisi, si sa, colpisce tutto il mercato e quello pubblicitario è quello tra i più presi di mira. Per quanto riguarda la Riviera Trasporti, l'azienda si era affidata alla 'Questa Pubblicità', che negli ultimi anni l'ha gestita, garantendo un gettito di circa 150/200mila euro l'anno. Il contratto, prorogato nei mesi scorsi fino al 30 novembre prossimo, doveva essere nuovamente firmato con la QP, ma l'offerta dell'agenzia di pubblicità è risultata notevolmente più bassa (poco più della metà del gettito precedente) rispetto agli anni scorsi. La RT ha così promosso anche una gara d'appalto, ma l'offerta delle agenzie che hanno partecipato, sarebbe stata del tutto simile a quella di QP.

"Stiamo pensando a cosa poter fare - ci ha detto l'Amministratore Delegato della Riviera Trasporti, Enzo Amabile - anche se siamo rimasti attoniti nel vedere offerte praticamente uguali tra le varie agenzie. Siamo consapevoli che il mercato è sceso e le aziende sono in crisi, ma le offerte sono apparse davvero troppo basse". A questo punto cosa accadrà? La RT accetterà un'offerta 'dimezzata', potendo comunque contare su un introito da 80/100mila euro annui o declinerà le offerte rinunciando anche a questo incasso? Facile presumere che sceglierà la prima strada, sulla falsa riga del detto 'meglio un uovo oggi che una gallina domani', anche se si tratterebbe di una vera e propria 'svendita' degli spazi.

Carlo Alessi

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