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Attualità | 27 giugno 2012, 11:41

Sanremo: ex attrice e modella nel suo orto di San Giovanni dove coltiva anche il grano

Originaria di Ospedaletti, ha vissuto a Roma per molto tempo. Ex moglie del regista e pittore sanremese Luigi Russo, è stata la sua 'musa' fino a quando non si sono separati ed è tornata a Sanremo, recuperando una tenuta di 30000 metri, che era di suo padre.

Sanremo: ex attrice e modella nel suo orto di San Giovanni dove coltiva anche il grano

Vi ricorderete di Daniel, il ragazzo che, in zona San Giovanni a Sanremo, ha optato per una vita più naturale e autosufficiente, provvedendo alla cura del suo orto e della campagna circostante, rinunciando a tanti comfort e comodità a favore di un contatto più forte con la natura. Abbiamo incontrato Mariangela Gallo, un'ex attrice e modella, originaria di Ospedaletti e che ha vissuto a Roma per molto tempo. Ex moglie del regista e pittore sanremese Luigi Russo, è stata la sua 'musa' fino a quando non si sono separati ed è tornata a Sanremo, recuperando una tenuta di 30000 metri, che era di suo padre.

“Ho vissuto a Roma diverso tempo, insieme al mio primo marito, Luigi Russo, conoscendo artisti e attori del calibro di Maurizio Arena. Ma poi quel mondo di stelle e artisti, che mi aveva dato tanto, cominciò a pesarmi e a chiedere indietro un tributo che non volevo pagare. Così cominciai a pensare di andare via da Roma, e di tornare in Riviera, dove i miei genitori, morti quando io ero piccola, mi avevano lasciato in eredità questo appezzamento di terra. Dopo qualche tempo dalla fine del mio primo matrimonio, s'invaghì di me un ragazzo della 'Roma bene', Loreti, e decidemmo di ritirarci qui in questa proprietà. All'inizio presi dei cavalli, delle caprette nane, e amavo il piacere di una vita naturale e biologica, sana”.

Da quel giorno in cui cominciò tutto, Mariangela si è presa cura di molti animali, accudendoli nelle fasce della sua tenuta. Attualmente ha ogni tipo di animale: le capre nane, la pecora Gilda, gli anatroccoli senza mamma che ha aiutato a sopravvivere, i gatti, due cavalli, Cartuche e Ulisse, e il cavallino nano Morgan, anche detto 'il Principe'. “Sono disponibile ad accogliere e aiutare altri animali, ospitandoli nella mia tenuta di 30.000 metri. Possiamo ospitare dei cavalli anziani, che non possono più lavorare, o magari animali da circo in pensione: c'è tutto lo spazio che ci serve e prendersi cura della natura è fondamentale per l'essere umano, anche se sembra che ce ne dimentichiamo il più delle volte”. Oltre agli animali, la signora Mariangela, insieme ai suoi collaboratori, cominciando una ventina di anni fa, ha tirato su, oltre alla casa originale della sua famiglia, un piccolo borghetto di 4-5 appartamentini davvero deliziosi, e ha il sogno di aprire un agriturismo, un giorno.

“Quando ho cominciato a lavorare per valorizzare questo bellissimo posto, volevo che con le mie azioni, rimanesse la forza di un ideale di vita in cui l'uomo ritorna alla terra e vive con il lavoro dei campi. In questa oasi felice, abbiamo costruito piccoli appartamentini per vivere a contatto con la natura in un modo più etico e più rispettoso della vita che ci circonda. Ho il sogno che in queste case vengano a vivere persone sensibili, e magari artisti, che riescano a trovare da questo posto ispirazioni e buone energie, buoni pensieri che servono a migliorare il mondo. E poi avrei il sogno di aprire un agriturismo, magari, così da valorizzare e mostrare questo splendido pezzo di Liguria anche agli stranieri”. Una vera e propria scelta di vita che si scontra col pensiero comune della nostra società capitalista, anche se sempre più persone si stanno sensibilizzando ai temi dell'agricoltura biologica e dell'autosufficienza.

“Oggi come oggi, siamo in un contesto troppo tecnologico e poco umano. Una vita sana non è possibile in un contesto così artificioso, l'uomo è diventato una macchina. Mi piacerebbe creare una piccola realtà, più giusta ed etica, per far tornare l'uomo ad amare la vera vita, la natura e gli animali, il dialogo con gli altri, senza dimenticare l'arte e la musica, che sono fondamentali per l'essere umano per vivere una vita felice e piena. Ci sarebbe da creare qualcosa per dimostrare che a Sanremo ci sono ancora persone valide e attive sul piano artistico e quello pratico. Voglio essere un esempio soprattutto per i giovani”. Ultimamente, nella tenuta tra le alture di San Giovanni, è stato seminato il grano, e a giorni verrà effettuata la mietitura, per poi farne farina e quindi pane, grazie al forno a legno che hanno costruito artigianalmente. Gli esperti del settore agricolo sapranno che non è proprio una passeggiata coltivare il grano nella nostra terra, principalmente per la conformazione 'a terrazze' delle campagne, che rende più difficile il lavoro, anche se un tempo era una coltura molto diffusa anche dalle nostre parti. Un esperimento sicuramente interessante per riscoprire tecniche e coltivazion iche si stanno perdendo sempre più.

“Sarebbe bello che questa tenuta diventasse qualcosa che fosse d'ispirazione per i giovani e mostrasse un altro modo di vivere: bisogna fare le cose in modo naturale, con tutte le macchine che si usano oggi, la terra non è più sana, mentre vivendola come facciamo qui la rispettiamo e la aiutiamo per trovare nutrimento e offrirgliene a nostra volta. Le caprette mangiano l'erba, e tanti lavori li facciamo ancora a mano, Dio ci ha dato delle cose stupende, che i giovani di oggi sembrano aver dimenticato. La terra è stata rovinata e inquinata dall'uomo. Si potrebbe vivere meglio e in maniera più semplice, senza troppi fronzoli e comodità. Oggi il mondo va tropo veloce, tutti vanno di fretta, e non riescono ad accorgersi che quello che perdono è un contatto importante, perchè questo vivere a contatto con gli animali ti insegna la vera vita, il vero amore, fedele fino alla fine. Gli animali, come la vegetazione, sono grati delle cure che gli vengono offerte, e dimostrano più di tanti esseri umani che si incontrano per strada. È una vita che ti dà davvero tanto, non lo dico per dire”.

Una donna molto attaccata alla sua terra, alla Liguria di Calvino e del pittore Rubino, che proprio in queste zone trovavano ispirazione per le loro opere, una donna che vuole proporre qualcosa, che vuol dimostrare che la vita di campagna è il futuro. “E' normale, una vita del genere è ben faticosa, bisogna lavorare molto, ma c'è una soddisfazione incredibile nel realizzare i propri progetti e le idee che possono venirti in mente. Sarei contenta se questo amore che ho dato alla nostra Liguria potesse essere di insegnamento per i giovani. I giovani devono riscoprire il contatto vero con la terra.

I soldi sono il male del mondo, hanno tolto l'anima alle persone, perchè i soldi son diventati più importanti delle persone. Il mondo reale è la natura, non l'economia”.

Andrea Federigi

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