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Politica | 22 giugno 2012, 21:09

Imperia: Il PD correrà da solo alle prossime elezioni amministrative, NO alle Primarie di coalizione, a quelle interne e alle alleanze di sinistra

Dunque il Partito Democratico andrà da solo alle prossime elezioni amministrative salvo, poi nel caso si andasse al ballottagio, fare un accordo con le altre forze politiche di sinistra/laboratorio per Imperia/ Fli e Udc per riuscire a sconfiggere l'ex corazzata, oggi più un gozzo che imbarca acqua, del Pdl.

Leandro Faraldi

Leandro Faraldi

PRIMARIE? NO GRAZIE. Il PD provinciale sbatte la porta in faccia alla sinistra di Vendola (SEL) e Ferrero (PRC), ma anche al partito di Antonio Di Pietro (IDV). “Non faremo le primarie, ne di coalizione ne interne al partito per esprimere il candidato sindaco”. Sono state queste le dichiarazioni choc del segretario provinciale Leandro Faraldi intervenuto, stamane, in occasione della presentazione del “Libro Bianco sul Porto di Imperia”. Dunque il Partito Democratico andrà da solo alle prossime elezioni amministrative salvo, poi nel caso si andasse al ballottagio, fare un accordo con le altre forze politiche di sinistra/laboratorio per Imperia/ Fli e Udc per riuscire a sconfiggere l'ex corazzata, oggi più un gozzo che imbarca acqua, del Pdl. “Ci siamo confrontati – continua - nel direttivo cittadino e abbiamo preso questa decisione all'unanimità”.

Così il Partito Democratico, padre del sistema primarie, rinnega il metodo di cui si è fatto vanto per anni criticando, il metodo di scelta dei candidati da parte di una ristrettissima cerchia di persone, se non di un uomo solo, che avevano e, forse hanno tutt'ora, il potere di farlo. E le varie correnti presenti all'interno del partito? “Correnti? - risponde Faraldi -Non c'è alcuna corrente all'interno del nostro partito”.

Dunque non ci si spiega perché, nell'ottobre del 2009, per scegliere il leader nazionale del partito si sono candidati in tre: Bersani, Franceschini e Marino che hanno così formato le cosiddette correnti Marino, Bersani etc. Eppure ci pare che alla fine del 2008 si svolsero le primarie anche ad Imperia, quando Paolo Verda sconfisse Antonio De Bonis con il 62% dei votanti, probabilmente facevano parte della stessa corrente a loro insaputa. Nessuna corrente. Perfetto. “Chi non si adatterà – continua Faraldi – ne rimarrà fuori, è l'ora delle scelte e io mi assumerò le responsabilità di tali scelte”.

Nel frattempo, è notizia di oggi, il segretario cittadino Fabrizio Risso ha escluso la possibile candidatura di Giovanni Barbagallo e Riccardo Giordano. Insomma è finito l'era del partito della sconfitta e per sperare di vincere Faraldi si affida al sistema della vecchia politica oligarchica. Cari moderati del centrosinistra è finito il tempo della partecipazione diretta del cittadino, è tempo di scendere in campo per suonarle di santa ragione, quella di Faraldi.  

Infine, scusandoci con i nostri lettori, aggiungiamo anche un "pizzino" scritto da Faraldi che sintetizza il suo pensiero. 

Gabriele Piccardo

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