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Attualità | 07 settembre 2011, 07:11

Una idea rivoluzionaria per trarre energia dai rifiuti che nasce vicino a noi, a Montecarlo

Durante la presentazione, nell'arco di poche ore 2 kg di materia plastica inserita nella 'P2P' hanno prodotto, davanti agli spettatori sbigottiti, la stessa quantità di carburante di ottima qualità.

Una idea rivoluzionaria per trarre energia dai rifiuti che nasce vicino a noi, a Montecarlo

Si é svolta sabato scorso a Doronatico, una presentazione di eccezionale importanza, alla quale hanno assistito attoniti, circa 30 persoaggi, tra docenti universitari, scienziati, e specialisti del settore. Come hanno spiegato i 3 moderatori, il sig. Diego Fissore (pdg dell'omonimo gruppo), l'Ing. Gian Luigi De Maria (responsabile tecnico ) e l'Ing. Richard Kusters (pdg della consociata inglese Vulcanes) alternatisi nella presentazione, il 'P2P', é l'impianto di rivalorizzazione rifiuti più innovativo di  tutti i tempi, unico al mondo, brevetto mondiale di 5 aziende  internazionali all'avanguardia nello smaltimento e nella  rivalorizzazione dei rifiuti senza inceneritore.

Durante la presentazione, nell'arco di poche ore 2 kg di materia plastica inserita nella 'P2P' hanno prodotto, davanti agli spettatori sbigottiti, la stessa quantità di carburante di ottima qualità, attualmente in laboratorio per le analisi, per poterne convalidare ufficialmente le eccezionali caratteristiche. Con il 'P2P', tutto é riciclabile, senza incenerire e senza inquinamento atmosferico. Pneumatici usati, car fluff, materie plastiche, il tutto convertito in carburante, skin gas, koke. Da 2 kg di plastica di qualsiasi tipo si riescono ad ottenere gli stessi litri di carburante senza zolfo. Procedimento estremamente redditizio per i grandi impianti P2P ad uso industriale, che possono produrre carburante 'verde' da poter rivendere alle raffinerie, per ridurre il tasso di zolfo nel loro petrolio, evitando  costosi passaggi di lavorazione. La P2P, a partire da 90° gradi comincia a produrre gas, combustibile, coke. Disponibile in varie  dimensioni, da pochi kg, come quella presentata a Donoratico, fino a 150 tonnellate ed oltre.

Sarebbe l'ideale anche nelle grandi navi. Non più  rifiuti e bottiglie in mare o in containers maleodoranti. Immaginate le navi da crociera, le navi militari, le portaerei da  4500/ 6000 persone i rifiuti che riescono a produrre. Con la 'P2P' si  ricicla tutto: imballaggi, scarti di cucina, bottiglie di plastica,  addiritura deiezioni, tutto crea energia, per tutte le cabine ed i saloni e combustibile per far andare la nave... ed in più,  combustibile ed energia da vendere al rientro in porto! Il discorso vale anche per grandi complessi alberghieri, comunità, centri residenziali, collegi, ospedali, ecc. chi più ne ha più ne metta. Un sogno diventato realtà.

E' in preparazione un "tour" dimostrativo della 'P2P' presso le aule di  chimica delle più importanti università italiane. Il dossier verrà presentato nei prossimi giorni alle autorità regionali di competenza per ottenere una sponsorizzazione, come aviene in altre nazioni. In Inghilterra, ad esempio, dove sta sorgendo un'impianto P2P + Autoclave, presso l'Aerotermal di Poole (Plymouth), il Governo é  entrato in partecipazione con il 20%...perché non potrebbe succedere la stessa cosa i Italia? Per informazioni: fercas123@gmail.com

c.s.

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