È stata depositata ieri dal consigliere Trucchi e sarà discussa nel Consiglio comunale del 9 dicembre la mozione del gruppo Insieme riguardante il Disegno di Legge regionale n. 85/2025, la riforma con cui la Regione Liguria propone l’istituzione dell’Azienda Tutela Salute Liguria (ATS Liguria). Una riforma che punta ad accentrare in un’unica struttura funzioni oggi distribuite alle diverse ASL territoriali, con un modello di governance fortemente centralizzato. Secondo la mozione, il DDL comporterebbe “un marcato accentramento delle funzioni di governo, programmazione e controllo del Servizio Sanitario Regionale”, con la conseguenza di ridurre in modo significativo il ruolo delle attuali ASL e, soprattutto, la capacità dei Comuni di contribuire alla definizione dei bisogni sociosanitari delle comunità locali.
Nel testo, viene evidenziato come un’eccessiva centralizzazione potrebbe tradursi in una minore prossimità dei servizi, in particolare nelle aree periferiche e montane, già oggi caratterizzate da fragilità nell’accesso alle prestazioni sanitarie. La mancanza, nel DDL, di meccanismi chiari per bilanciare uniformità regionale e specificità locali, e l’assenza di indicatori di performance territoriali, sono considerati elementi che potrebbero aggravare tali criticità. “Il principio di equità territoriale – si legge – richiede una distribuzione dei servizi coerente con la realtà demografica e geografica della Liguria”. Un altro nodo centrale è il ruolo della Conferenza dei Sindaci. Pur trattandosi dell’organo chiamato a rappresentare i territori nella governance sanitaria, nella nuova architettura prevista dalla Regione esso riceve – secondo la mozione – poteri “limitati e prevalentemente consultivi”, non proporzionati alla responsabilità istituzionale che i Sindaci hanno in materia di salute come autorità sanitarie locali. Trucchi richiama con forza la necessità di riconoscere ai Sindaci un ruolo effettivo e non meramente formale, specialmente in un ambito che incide direttamente sulla qualità della vita delle comunità.
Nella mozione il Consiglio comunale viene chiamato a impegnare la Giunta a due azioni principali: chiedere alla Regione la sospensione dell’iter del DDL 85/2025, al fine di ottenere un’analisi aggiornata e completa dello stato di salute dei cittadini liguri, rivedere la riforma garantendo reale rappresentanza ai Comuni e poteri rafforzati alla Conferenza dei Sindaci, con decisioni assunte tramite intese e concertazione, introdurre garanzie sulla prossimità dei servizi e sulla tutela dei territori periferici e definire criteri trasparenti per la distribuzione territoriale delle attività e indicatori misurabili di qualità e accessibilità. Inoltre chiede di esprimere formalmente la contrarietà del Comune al DDL 85/2025, sia direttamente che in tutte le sedi istituzionali competenti.
Con questa mozione, Giuseppe Trucchi invita la Regione a riconsiderare l’impianto della riforma, ritenuto troppo sbilanciato sulla centralizzazione e non sufficientemente attento alle esigenze dei territori. L’obiettivo dichiarato è garantire che Comuni e Sindaci – i più vicini ai cittadini e spesso primi a raccogliere i segnali di criticità del servizio sanitario – abbiano strumenti concreti per incidere sulle politiche sociosanitarie. La discussione del 9 dicembre si preannuncia dunque centrale per delineare la posizione del Comune nella complessa partita della riforma sanitaria ligure.














