La LIPU (Lega Italiana Protezione Uccelli) ha espresso forte preoccupazione per la possibile avvelenamento di diversi pini domestici a Sanremo, ipotesi apparsa in alcuni articoli delle cronache locali. L’associazione, partner italiano di BirdLife International, ha inviato una lettera aperta al Comune di Sanremo, alla Regione Liguria, ai Carabinieri Forestali, alla Soprintendenza ai Beni Ambientali e ai media locali, chiedendo accertamenti urgenti.
Secondo la LIPU, si teme che tali episodi possano essere stati atti intenzionali, forse con lo scopo di agevolare successivi abbattimenti degli alberi. “Confidiamo che gli episodi vengano accertati e, se confermati, fatti cessare al più presto – scrive il responsabile di ecologia urbana Marco Dinetti – grazie al tempestivo intervento degli enti locali e delle forze dell’ordine”.
L’associazione ricorda che un pino domestico (Pinus pinea) ha un valore stimato attorno ai 9.000 euro, cifra che non include i benefici ecosistemici che tali alberi offrono: assorbimento di CO₂, ombreggiamento, riduzione del calore urbano, sostegno alla biodiversità e benessere psicofisico per i cittadini.
Oltre al danno economico e ambientale, la LIPU sottolinea che atti di avvelenamento possono comportare inquinamento del suolo e rischi per la salute pubblica. “Il verde urbano – si legge nella lettera – è una risorsa insostituibile per la qualità della vita e per la salute delle persone, come riconosciuto anche nella Relazione annuale alle Camere 2025 del Comitato per lo sviluppo del verde pubblico presso il MASE”.
In merito alle radici affioranti di alcuni alberi, spesso citate come motivo di pericolo o disagio urbano, la LIPU precisa che esistono soluzioni tecnologiche moderne per garantire la sicurezza di strade e marciapiedi senza ricorrere agli abbattimenti. “Oggi sono disponibili tecniche che permettono di intervenire in modo efficace e sicuro, mantenendo al contempo la presenza del patrimonio arboreo”.
La lettera si chiude ricordando la sentenza del Tribunale di Torino del 30 maggio 2024, che riconosce ai cittadini il diritto di tutelare la propria salute e il valore delle abitazioni in caso di riduzione delle aree verdi. “La perdita degli alberi urbani – conclude la LIPU – non è solo un danno ecologico, ma anche un impoverimento del benessere e della sicurezza di tutti”.














