Dalla passione per i rally all’arte visiva, passando per incontri straordinari e un legame profondo con Perinaldo: la storia di un creativo instancabile che ha trasformato esperienze di vita in opere d’arte: raccontiamo la storia di Mauro Agosta.
Nato il 26 novembre 1964 a Mariano Comense, in provincia di Como, negli anni ’70 la sua famiglia si trasferisce a Bordighera, attratta dalle opportunità offerte dal settore alberghiero e della ristorazione allora in piena espansione. È in questo contesto che Mauro cresce, tra il mare e le montagne liguri, coltivando fin da piccolo una vivace creatività e una passione per la musica, che preferisce cantare piuttosto che studiare.
Tra scuola, Marina e rally: la scoperta della competizione
Dopo un percorso scolastico al Liceo Scientifico, Mauro presta servizio militare nella Marina tra La Spezia, Taranto, Roma e infine Sanremo. È proprio in quegli anni che la passione per i rally si trasforma in realtà: partecipa a diverse competizioni, sia come pilota che come navigatore, ottenendo buoni risultati e scoprendo il fascino della velocità e della sfida.
Nel 1987 si sposa con Anna, e nel 1991 nasce Valentina, completando una famiglia che ha sempre rappresentato il suo punto fermo. Vive per molti anni a Perinaldo, borgo che considera il suo rifugio creativo e spirituale, e che ancora oggi ispira profondamente la sua produzione artistica.
L’arte che nasce dai motori

Nel 1995, insieme al fratello Gianluca — formatosi a Maranello nella scuola di Enzo Ferrari — rileva un’autofficina storica a Bordighera. Questo li porta a frequentare il mondo del Motorsport a livello internazionale, aprendo le porte a esperienze prestigiose e stimolanti.
È proprio nei box delle gare che Mauro inizia a esprimere la sua creatività: adesivi artigianali, personalizzazioni di caschi con l’aerografo, e un crescente interesse per il disegno e la composizione. Da lì, il passaggio alla pittura è naturale: tele, colori a olio e scene di corse diventano il suo nuovo linguaggio.
Incontri che cambiano la vita
Fondamentali nel suo percorso sono gli incontri con grandi artisti come Pagnini (allievo di Balbo), Gepponi e Theo Chanel (Giancarlo Canale), che lo introducono a tecniche nuove come la pirografia e lo stimolano a esplorare la sua vena più profonda. Questi legami vanno oltre l’arte: sono connessioni empatiche che lo aiutano a crescere e a credere nel proprio talento.
Pittura, scultura e amicizie preziose

I primi concorsi e successi lo portano alla sua prima mostra personale a Bordighera, durante “Vino, Vignette e Motori”, dove conosce Giorgio Serra, alias Matitaccia, il vignettista più celebre del Motorsport. Da questa amicizia nasce un sodalizio artistico e umano che lo accompagna per anni.
Nel 2024, invitato a partecipare ad AGORA – Arte in Piazza, Mauro accetta la sfida di presentare una scultura, tecnica mai sperimentata prima. Realizza un leone coronato appoggiato a una palma, omaggio allo stemma di Bordighera e al trofeo del Festival di Sanremo. L’opera è dedicata a due amici indimenticabili: Franco Gatti (Ricchi e Poveri) e Giancarlo Golzi (Matia Bazar).
Marino Bartoletti: il “padrino” della scultura

Grazie a Giorgio Serra, Mauro conosce Marino Bartoletti, giornalista sportivo e profondo conoscitore del Festival di Sanremo. Il loro incontro segna un nuovo capitolo: Bartoletti diventa il “padrino” inconsapevole della sua avventura scultorea. Durante l’ultima edizione del Festival, Mauro gli regala la sua prima scultura, ricevendo un apprezzamento che lo spinge a proseguire.
Nasce così la mostra “Il pesce SERRA e l’ambiente MARINO”, un tributo affettuoso e riconoscente ai due amici che hanno segnato il suo cammino artistico.
Un artista eclettico, un uomo autentico
Mauro Agosta è un artista che ha saputo trasformare ogni esperienza — dai rally alla pittura, dalla pirografia alla scultura — in un’occasione di espressione e crescita. Ma soprattutto, è un uomo che ha fatto dell’amicizia, della passione e della creatività i pilastri della sua vita.
Da Giorgio Serra ha imparato l’ironia e la sintesi, da Marino Bartoletti la profondità e il valore delle parole. Da entrambi, il significato più vero della parola “amicizia”.
Agosta realizzerà la sua prima Mostra di Sculture dal titolo "Il pesce serra e l'ambiente marino" dedicata ai due amici, Giorgio Serra vignettista del Motorsport detto Matitaccia e Marino Bartoletti, noto giornalista e scrittore.














