Una nuova voce si alza da piazza Eroi Sanremesi. È quella dei residenti, rappresentati da Marco Piccone, referente del comitato civico nato proprio in questi giorni per chiedere maggiore attenzione alle esigenze di chi in quella zona ci vive quotidianamente. Al centro della protesta, il nuovo assetto dell’area e, in particolare, le modifiche legate alla fontana, al mercato ambulante e alla viabilità per motorini e parcheggi.
“Ci sono due punti critici: da una parte i residenti, dall’altra i commercianti. I loro interessi non sempre coincidono con i nostri – spiega Piccone –. In quell’area ci sono una ventina di negozi, ma un solo palazzo ha più abitanti di quanti siano i commercianti presenti. È giusto che vengano ascoltate anche le esigenze di chi abita la piazza ogni giorno”.
Una prima riunione tra i capigruppo in Comune e alcuni cittadini ha acceso il confronto. “Da lì ho pensato di avviare un comitato civico – continua Piccone –. L’obiettivo è allargare la partecipazione anche a chi abita nelle vie limitrofe, per raccogliere firme e dimostrare che esiste una fetta consistente di popolazione con idee diverse su come dovrebbe essere riorganizzata piazza Eroi”.
Tra i temi più discussi, la rimozione della fontana. “Era un elemento amato da tutti – commenta Piccone –. Capisco che il progetto complessivo sia stato approvato dal Consiglio comunale, quindi dalla cittadinanza attraverso i suoi rappresentanti, ma la variante che ha comportato l’eliminazione della fontana non è mai passata dall’assise, ma da una commissione. È un passaggio che lascia perplessi”.
Il comitato critica anche l’eliminazione di alcuni stalli per motorini, decisa – secondo Piccone – per ampliare l’area destinata al mercato ambulante. “Sembra che le esigenze dei commercianti abbiano avuto la priorità su tutto il resto. Ma questa piazza deve essere vissuta anche da chi ci vive: servono panchine, spazi di sosta, un equilibrio tra vivibilità e attività economica. Il mercato ambulante può restare, ma andrebbe ridimensionato”.
Infine, il tema parcheggi e lavori. “Il ritardo nell’apertura del parcheggio è sotto gli occhi di tutti, ma non possiamo attribuire tutte le colpe al Comune: sono situazioni complesse, spesso legate a dinamiche nazionali. Quello che chiediamo – conclude Piccone – è che la voce dei residenti venga finalmente ascoltata con attenzione. Non possiamo accettare che pezzi di vivibilità urbana vengano sacrificati senza confronto”.














