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Politica | 18 giugno 2025, 08:38

Ventimiglia: dopo il referendum ripresa delle richieste di cittadinanza, Scullino "Ci sono storie vere ma anche matrimoni sospetti"

L'ex sindaco fa il punto della situazione

Ventimiglia: dopo il referendum ripresa delle richieste di cittadinanza, Scullino "Ci sono storie vere ma anche matrimoni sospetti"

Cittadinanza italiana: sogno, diritto, responsabilità: tra i quesiti referendari recentemente sottoposti al voto popolare, l’unico a suscitare un reale dibattito è stato quello relativo alla riduzione dei tempi per ottenere la cittadinanza italiana. Nonostante l’astensione generale, su questo punto una parte significativa degli elettori si è espressa per il NO, segno che il tema resta delicato e divisivo.

“Da ex sindaco di Ventimiglia – dice l’attuale consigliere di opposizione, Gaetano Scullino - incarico che ho ricoperto per circa nove anni, e da amministratore attento al territorio, mi sento di condividere una riflessione basata su dati concreti ed esperienze vissute. Ottenere la cittadinanza non è per molti stranieri un semplice atto formale: è un traguardo vissuto con emozione, spesso accompagnato da lacrime e festeggiamenti sinceri. Ho assistito personalmente a centinaia di giuramenti, pronunciati con impegno e commozione, talvolta in un italiano incerto, ma con evidente volontà di far parte pienamente della comunità italiana”.

La formula solenne che i nuovi cittadini pronunciano è la seguente: “Giuro di essere fedele alla Repubblica, di osservare la Costituzione e le leggi dello Stato”. Non si tratta mai di una semplice formalità: in quella frase è racchiuso un senso profondo di appartenenza, responsabilità e speranza.

I numeri parlano chiaro:
• nel 2023 il Comune di Ventimiglia ha registrato 80 nuove cittadinanze, tra cui 39 decreti per acquisto da Prefettura, 27 per figli minori, 7 per riconoscimento jure sanguinis e 3 dichiarazioni di 18enni nati in Italia;
• nel 2024 sono state 61, con un calo generalizzato;
• nei primi cinque mesi e mezzo del 2025, siamo già a 60, segno di una ripresa molto marcata.

“Dietro queste cifre – prosegue Scullino - ci sono storie vere: genitori che aspettano da anni, ragazzi cresciuti in Italia che finalmente ottengono un riconoscimento che li fa sentire ‘a casa’, famiglie che si commuovono davanti a un foglio di carta che per loro vale tantissimo. Ma non posso tacere l’altro lato della questione. Negli anni ho visto anche matrimoni sospetti, celebrati tra persone che non condividevano né lingua né affetto. Giovani ragazze bellissime unite in matrimonio con uomini molto anziani, o giovanissimi stranieri con donne mature. Dopo le mie segnalazioni, si è potuto intervenire su una vera e propria rete organizzata di matrimoni a pagamento, finalizzati all’ottenimento fraudolento della cittadinanza. Ecco perché credo che questo tema vada affrontato con serietà, equilibrio e senso dello Stato. La cittadinanza italiana non può e non deve diventare un mezzo da barattare, ma neppure può essere negata a chi l’ha attesa con rispetto, ha costruito qui la propria vita e ha dimostrato di voler davvero far parte del nostro Paese. Serve più chiarezza normativa, tempi certi e vigilanza sui casi sospetti, ma anche umanità e giustizia per le tante persone che vivono in Italia da anni, lavorano, mandano i figli a scuola, rispettano le regole e chiedono solo ciò che sentono di meritare: il riconoscimento di essere, a tutti gli effetti, italiani".

Carlo Alessi

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