I lavori sono partiti nell'ottobre scorso e, secondo il crono programma, dovevano terminare entro cinque o sei mesi. Poi lo stop dettato dal mancato arrivo delle 'capriate', ovvero le strutture portanti per il tetto. Stiamo parlando del restyling della ex stazione ferroviaria tra piazza Cesare Battisti e via Aldolfo Rava, fermo da diverse settimane, proprio perchè la ditta incaricata dell'intervento ha dovuto attendere il materiale.
L'azienda che ha in carico i lavori è la Ati Comitel srl in associazione a Teknoservice srls. L’importo complessivo dell’appalto ammonta a 433.961,52 euro e consentirà, finalmente, di avere un edificio decisamente più presentabile di quello attuale nel giro. L’intervento prevede il ripristino della funzionalità del ‘sistema copertura’ mediante il consolidamento delle capriate lignee, la sostituzione delle stesse degli arcarecci e dei travetti, l'inserimento di un tavolato continuo formato da tavole in abete rinforzato da bandelle metalliche incrociate, di una barriera al vapore con telo impermeabilizzante, di nuova listellatura e nuova finitura in tegole marsigliesi. Prevista anche la verifica del sistema di raccolta e smaltimento delle acque meteoriche.
Concluso il consolidamento della copertura si procederà al restauro delle facciate mediante la loro complessiva pulizia, la rimozione delle pellicole pittoriche incoerenti, il ripristino ove necessario degli intonaci, dei cornicioni e delle mancanze rilevate e la successiva pittura con cromatismi scelti a seguito di puntuali verifiche. Il restauro delle facciate prevede la razionalizzazione dell’impiantistica presente, la rimozione di quella incongrua e non più necessaria o funzionante, la totale rimozione delle pellicole pittoriche presenti sul basamento e sulle cornici in pietra in modo da far riemergere la pietra di finale che verrà opportunamente restaurata e la manutenzione degli elementi costituenti le pensiline che verranno verniciati con smalto della medesima colorazione attuale. Saranno sostituiti i serramenti metallici del piano terra con serramenti in legno secondo il disegno di quelli originari rilevati da immagini d'epoca oltre al restauro ed al ripristino del sistema di chiusura delle finestre in legno del piano primo del corpo centrale.
Sulle facciate sarà realizzato un impianto di illuminazione architettonica mediante corpi illuminanti posti sulle coperture dei corpi laterali, sul cornicione di separazione tra piano terra e piano primo del corpo centrale e sotto le pensiline in corrispondenza delle aperture. All’interno gli ambienti saranno riqualificati e localizzati nell’ala Ovest, ex bar-ristorante, per consentire l’insediamento di un info-point turistico. I locali al piano terra e all’ammezzato saranno risanati, puliti e ripristinati. Il sistema di illuminazione sarà integrato nel cartongesso. Lavori anche ai servizi igienici e agli impianti che saranno rifatti e resi fruibili. Saranno infine eliminati i materiali incongrui presenti quali l’alluminio di porte e finestre del piano terra e verrà invece riproposto l’originario rapporto cromatico tra gli elementi compositivi delle facciate con cromatismi che saranno determinati con precisione a seguito di specifiche e puntuali indagini stratigrafiche.
Un lavoro che potrebbe precedere il progetto ‘waterfront’ che, insieme alla sistemazione globale del lungomare Italo Calvino e piazzale Dapporto, prevede anche la costruzione di un mega parcheggio sotterraneo nella stessa zona.