Si è svolto nel pomeriggio di oggi, nel Teatro dell’Opera del Casinò di Sanremo, l’atteso incontro con Vanni Oddera nell’ambito dei Martedì Letterari. L’appuntamento, organizzato in collaborazione con la Polisportiva Dilettantistica Integrabili, ha visto protagonista il celebre freestyler ligure con la presentazione del suo libro “Si cade anche da fermi. Storia di amore e mototerapia” (edito da Ponte alle Grazie). Presenti all'incontro, Alessandra Mamino, presidente della società Integrabili Sanremo, il senatore Gianni Berrino e Sonia Balestra, componente del Cda del Casinò.
Davanti a un pubblico coinvolto ed emozionato, Oddera ha ripercorso la propria avventura personale e professionale, in un racconto che è andato ben oltre i salti spettacolari del motocross. Il libro – come ha raccontato lo stesso autore durante l'incontro – nasce da un momento preciso: uno sguardo condiviso in un taxi tra due persone all’apparenza molto diverse, ma accomunate dallo stesso bisogno di sentirsi vivi. Da quel momento, Vanni ha avviato il progetto della Mototerapia, portando i motori, la gioia e l’adrenalina anche nei reparti ospedalieri e nelle vite di bambini disabili o affetti da gravi patologie.
"Il mio obiettivo – ha detto – è far sentire il vento in faccia anche a chi non può correre. Portare la libertà a chi non l’ha mai conosciuta". Emozionante il racconto del primo incontro con Lorenzo, il primo bambino che ha portato in sella con sé, e di tanti altri ragazzi con cui ha instaurato amicizie vere e profonde.
Oddera, classe 1980, originario di un piccolo borgo tra Genova e Savona, è oggi una star del freestyle motocross in Italia e in Europa. Dopo un grave incidente nel 2002 che lo costrinse alla sedia a rotelle per mesi, scoprì il freestyle e la passione per il “volo” in moto, diventando uno dei volti più noti del settore. Ma è con la mototerapia che ha trovato il senso più profondo della sua attività: far provare emozioni forti a chi non ha la possibilità di farlo autonomamente.
Il progetto ha coinvolto numerosi ospedali italiani, primo tra tutti il Gaslini di Genova, dove i piccoli pazienti sono stati portati in sella alle moto elettriche direttamente nei reparti, in un contesto di sicurezza e rispetto medico. L’esperienza ha avuto un successo tale da portare alla fondazione dell’associazione “Vanni Oddera FMX”, oggi impegnata anche in iniziative all’aria aperta, come i camp estivi nel Parco del Beigua dedicati ai bambini oncologici e alle loro famiglie.
L’incontro si è concluso con un lungo applauso, testimonianza di quanto la storia di Vanni Oddera abbia toccato le corde più profonde del pubblico sanremese. Un esempio potente di come lo sport, l’umanità e la condivisione possano davvero cambiare le vite.