Un nostro lettore, Omar Revelli, ci ha scritto per intervenire sulla situazione di degrado stradale che vede interessata via Padre Semeria:
“Questa strada è ormai nota per la sua immensa pericolosità, in quanto, in svariati tratti lungo tutta la sua lunghezza, è completamente dissestata. Le piante presenti lungo questa via (principalmente di varietà Pinus pinaster, o comunemente pino marittimo) hanno invaso tutti i passaggi pedonali costringendo i pedoni a transitare in mezzo alla carreggiata. Spesso, infatti, non è insolito trovare sul proprio percorso mamme con passeggini, alunni di ritorno dalla scuola, anziani ed altro. Questa arteria secondaria, è di vitale importanza, in quanto, sia i pedoni che i veicoli, si ritrovano a percorrerla per raggiungere centri di interesse comune come: scuole, centri sportivi, supermercati, servizi generici (poste, agenzia delle entrate, attività commerciali ed altro) o semplicemente di transito per raggiungere le parti centrali della nostra bella città. Il che la rende questa via, caotica e molto trafficata sia dai pedoni che da veicoli. La presenza dei pini marittimi, ha inoltre spaccato il manto stradale rendendolo sconnesso per tutti i tipi di mezzi e pericolosissimo per i ciclomotori che si ritrovano a ‘zigzagare’ per la carreggiata in cerca di un passaggio sicuro. È vergognoso, anche dal punto di vista turistico. Questa è la prima strada che incontra un forestiero che viene nella nostra bella città. È il nostro biglietto da visita per tutti i turisti che scelgono di raggiungerci in macchina ed in moto”.
“Le domande sorgono spontanee:
• perché non è mai stata eseguita una manutenzione ordinaria?
• perché i pedoni sono costretti a camminare in mezzo alla carreggiata?
• perché i motocicli devono essere esposti ai rischi del dissesto stradale?
• perché non è stato avviato un progetto di riqualificazione della via suddetta in tutta la sua estensione?
Penso a non essere il primo a sollevare questa problematica. Come penso altresì che anche Voi, di tanto in tanto, vi siete ritrovati a percorrere questa strada ed a riscontrare le stesse problematiche”.