Il Comune di Sanremo darà mandato al consulente legale incaricato di costituirsi in giudizio, per conto dell’Amministrazione comunale, contro i ricorsi che la Rai e la Je srl hanno proposto per l’annullamento della delibera di indirizzo dello scorso marzo, che prevedeva l'assegnazione diretta all'ente di viale Mazzini, per l'organizzazione del Festival della Canzone.
Lo ha deciso la Giunta e, con la delibera in ottemperanza alla sentenza del Tar Liguria, l’amministrazione comunale stabiliva i criteri per l’individuazione del partner per l’organizzazione e la trasmissione, in chiaro, del Festival della Canzone Italiana per le edizioni 2026, 2027 e 2028 (con eventuale proroga per un massimo di due anni). Proprio ieri è stata pubblicata sul sito web del Comune la determina dirigenziale che, tenendo conto delle indicazioni espresse, ha approvato la manifestazione di interesse la cui scadenza è stata fissata in 40 giorni.
Per la prima volta nella storia, infatti, il Comune di Sanremo, titolare dei marchi Festival di Sanremo e Festival della Canzone Italiana, in ottemperanza alla sentenza del TAR, ha dovuto pubblicare una manifestazione di interesse per l’organizzazione della kermesse. Dopo questi ultimi due provvedimenti di palazzo Bellevue ora i fari sono puntati sul 22 maggio, quando il Consiglio di Stato dovrà pronunciarsi sul ricorso della Rai, che chiedeva di sospendere la sentenza del Tar della Liguria volta ad imporre al Comune di Sanremo di indire una gara pubblica per l’assegnazione del marchio e della gestione dell’evento.














