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Attualità | 22 maggio 2024, 18:05

Sanremo: il liceo Cassini in Erasmus a Valencia

Coinvolti alunni di terza scientifico e linguistico, accompagnati dalla professoressa Mariola Hernández

Sanremo: il liceo Cassini in Erasmus a Valencia

Si è appena conclusa, per studenti e docenti del Liceo Cassini, una nuova e intensa settimana di mobilità Erasmus+ a Valencia, terza città e capitale delle Arti e della Scienza in Spagna. 

Il progetto Erasmus+, referente il prof. Walter Scavello per il Cassini, ha portato a marzo alcuni studenti e insegnati in Lettonia e a maggio in Spagna. Questa volta sono stati coinvolti alunni di terza scientifico e linguistico, accompagnati dalla professoressa Mariola Hernández, che si è occupata tra l’altro dei contatti con il Liceo ospitante di Guadassuar, e dalle professoresse Marianela González e Beatrice Palmero in Job Shadowing. 

Matilde Atzori (3V), Manuel Bavella (3S), Sofia D'Attanasio (3V), Silvia Dì Clemente (3G), Fatime Hoxha (3D), Elisabetta Montrone (3G) e Mattia Parisi (3D) hanno frequentato diverse lezioni: lingua e letteratura spagnola e inglese; matematica, chimica e biologia, ma soprattutto hanno potuto entrare in contatto con studenti e famiglie ospitanti, cioè hanno vissuto la quotidianità di una settimana spagnola.

Grazie alla calorosa accoglienza della DS Oreto Trescolí e dei colleghi della commissione Erasmus: Cristina Matalí, Carol Vidal, Marcos Fontana e Veronica Ortega, i nostri ragazzi si sono trovati coinvolti in esperienze uniche, tra cui la sensibilizzazione degli alunni delle elementari alla giornata donatori del sangue; la gita in bicicletta per le strade del paese, trasportando gli anziani dell'AGUAFA; l’esplorazione di un antico mulino e inoltre la sfida tra i compagni, migliori giocatori di Raspall, ossia la pilota valenciana (il gioco della pelota, una pallina in cuoio, da battere a terra con la mano nuda).

La partita è stata improvvisata sul momento, nell’apposito campo - stretto, lungo e dalle pareti contrassegnate - adiacente la palestra e in dotazione obbligatoria a ciascun edificio scolastico del dipartimento. Allo stesso tempo, l’orario scolastico per le insegnanti del Cassini ha intervallato l’osservazione dei colleghi alla proposta di lezioni tematiche per gli studenti dell’IES Didín Puig di Guadassuar: il Futurismo, i Falsi Amici della Lingua e la Televisione, tra gli anni Settanta e Ottanta, in Italia e Spagna: le trasformazioni della società e dei costumi. Certo una delle annotazioni più curiose riportate dallo scambio è la musica che scandisce lo spazio orario nel Liceo di Guadassuar, scelta di volta in volta dalle classi, in sostituzione della tradizionale campanella, abbandonata ormai da qualche anno.

Così nella settimana Erasmus+, le lezioni sono state interrotte dalle note della canzone di Angelina Mango, vincitrice del festival di Sanremo, che ha accompagnato in modo simpatico gli studenti nel cambio classe; mentre questa settimana è toccato agli studenti Erasmus di Sanremo la proposta di un brano musicale per l’entrata e l’uscita dalle aule del Liceo di Guadassuar. La scelta è stata quella di un canto albanese, “Xhamadani vija vija”, scritto da Zef Çoba (1993), che evoca sentimenti di amore per la lingua nazionale e proposto nel 2015 come inno della squadra di calcio. Ci sono quindi delle ottime premesse per una continuità di scambio culturale, che tutti si augurano possa proseguire qui a Sanremo.

Intanto a Guadassuar la squadra Erasmus dell’IES Didín Puig, coordinata dalla referente Eli Lluc e dal vicepreside Jordi Parra, ha predisposto per il gruppo del Cassini la scoperta della regione valenciana e delle tradizioni locali, nel miglior spirito di contaminazione europea. Imperdibile si è rivelata l’esplorazione de La Albufera, una zona umida, area naturale protetta, già nota ai Romani come Nacarum Stagnum e citata in alcuni poemi arabi come “Specchio del Sole”. Il percorso in barca ha attraversato uno dei canali del lago naturale, formatosi lungo i secoli a circa 10 Km da Valencia, e passando per il canneto, ha lasciato intravedere la città all’orizzonte, quando si illumina del tramonto. Sotto la guida del barcaiolo, un po’ come uno dei personaggi del famoso romanzo di Vicente Blasco Ibáñez, "Cañas y Barro" (1902), si è appreso delle antiche tecniche di pesca, ereditate dai fenici, così come del diritto di famiglia delle chiuse e di una porzione della fanghiglia atta alla coltivazione del riso. 

Non è mancata la visita alla parte più moderna della città di Valencia, con una piacevole incursione alla mostra di Eusebio Sempere (Alicante, 1923-1985), che ha saputo illustrare in modo significato l’opera astratta di un artista del movimento cinetico, in contatto a Parigi con le avanguardie come Matisse, Mondrian, Klee e Kandinsky. Molto suggestiva è stata inoltre la passeggiata nella Ciudad de las Artes y de las Ciencias, complesso architettonico futurista, dove i ragazzi hanno testato la trasmissione della voce attraverso la curva della lunga parabola della struttura. In valenciano dunque la Ciudat de las Arts i les Ciències, progettata da Santiago Calatrava, afferma una varietà del catalano rispetto alla lingua imperiale dei castigliani, ovvero lo spagnolo. Quindi sotto la bandiera europea della tutela delle lingue minoritarie di comunità, hanno manifestato uniti i prof. dell’Erasmus di Guadassuar e di Sanremo a favore del patrimonio linguistico comunitario. 

Addentrarsi nell’antica Comunità di Valencia ha portato ad ammirare, con il naso all’insù per la rambla principale, gli edifici e i balconi arabeggianti, tra cui quello del municipio, dove è scolpito il simbolo del pipistrello. Divertente a questo punto è stato il racconto della disputa giudiziaria intentata dalla produzione cinematografica quando, con l’uscita dell’ultima pellicola di Batman, si voleva trascinare in tribunale questo stemma plurisecolare, perché l’ammodernamento grafico dell’emblema, realizzato per la squadra di calcio cittadina, veniva accusato di aver copiato quello del film! Senza passare ora in rassegna tutti i palazzi meravigliosi del centro storico, che è stato esplorato da tutto il gruppo Erasmus di Sanremo con molto interesse, bisogna sottolineare però lo stupore per il mercato. La struttura è il cuore pulsante e multicolore dei prodotti tipici della regione, dove i ragazzi si sono letteralmente persi tra i banchi di Jamón ibérico e frutta esotica! Oltre ad essere una festa di profumi, la splendida struttura, con i suoi inserti di ceramica fino al soffitto in legno, rimanda alla deliziosa stazione, che ci ha accolto al nostro arrivo, decorata in modo prezioso, sia all’interno che all’esterno, con i tipici cromatismi delle maioliche.

Grazie al volo diretto da Nizza a Barcellona, il gruppo del Liceo Cassini in trasferta Erasmus ha potuto anche passeggiare per le famose ramblas della capitale catalana, assaggiare la famosa crema dorata e vedere le tappe più caratteristiche del modernismo negli edifici cittadini. Ormai istruiti sulla differenza culturale, non possono più confondere le espressioni catalane con il castigliano, come raccomandano i professori di letteratura del Liceo di Guadassuar, anche quando in classe spiegano Machado e la Generación del 98, il cui lessico riflette la crisi esistenziale causata dalla perdita definitiva delle colonie spagnole del SudAmerica.

Infine, non sono mancati momenti di sincera convivialità, come la degustazione della paella Valenciana: una lunga tavolata a cui hanno preso parte tutti gli studenti e i professori coinvolti, insieme alle famiglie ospitanti. Al rientro a Sanremo ognuno dei partecipanti conserva il calore di una splendida settimana, soleggiata e riscaldata dall’entusiasmo e dalla disponibilità di tutte le persone incontrate.

C.s.

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