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Eventi | 17 aprile 2024, 14:36

Camporosso: al Centro Polivalente va in scena ‘Le 4 Stagioni’ con la compagnia Aristonproballet

E con l'orchestra da Camera Italiana Antonio Vivaldi. L'appuntamento con lo spettacolo è per domenica 28 aprile alle 18

Camporosso: al Centro Polivalente va in scena ‘Le 4 Stagioni’ con la compagnia Aristonproballet

Domenica 28 aprile, presso il Centro Polivalente G. Falcone di Camporosso, la compagnia Aristonproballet si esibirà, assieme all'orchestra da Camera Italiana Antonio Vivaldi, nella nuova coreografia del coreografo Marcello Algeri dal titolo ‘Le 4 Stagioni’. 

Nella giornata internazionale della danza e nella IX edizione della settimana Vivaldiana Nazionale 2024, l'Orchestra da camera italiana ‘Antonio Vivaldi’, direttore al cembalo Roberto Allegro e la Compagnia del Teatro Ariston di Sanremo Proballetcoreografo Marcello Algeri, presentano ‘Antonio Vivaldi - Le Quattro Stagioni’ e I concerti per Fiati. Un evento organizzato dal Comune di Camporosso

Le mie ‘4 Stagioni’

“Nessuna storia, nessuna narrazione, solo un incrocio fra Musica e Danza – spiega il Coreografo Marcello Algeri - dove il ritmo nasce dal corpo e viene amplificato dalla musica e dalla scenografia formata da specchi e poi diventa lo strumento che che crea e invita alla danza. La musica è apollinea e l’abbandono della danza è dionisiaca, ma improvvisamente è tutto il contrario. In questa coreografia semplicemente, non è vero che ogni musica è anche danza, e ogni danza sottende una musica, ma nasce e cresce il pentagramma che c'è in ognuno di noi e che sviluppa il movimento reale ed immaginario. Dioniso e Apollo si sorridono e si uniscono. In 4Seasons il rapporto tra danza e musica è un rapporto al quadrato, e proprio quattro sono le stagioni.

Lo spettacolo, al tempo stesso concerto e gala di danza dove la contemporaneità intreccia relazioni inaspettate fra i corpi, l'armonia, la luce e la loro riflessione negli specchi quasi in una magia in grado di vedere le conseguenze degli eventi che si susseguono. Questa coreografia non vuole raccontare ma vuole proporsi come il luogo in cui si forma l’io e la coscienza di sé e contemporaneamente avviene lo sdoppiamento tra il soggetto reale e la sua immagine ideale o il suo doppio diabolico; come una porta di passaggio tra il mondo della realtà e un mondo immaginario. Le quattro Stagioni sono come il simbolo del doppio che si manifesta all’esterno di ognuno di noi e alla complessità della psiche in un susseguirsi di eventi e di note che si mischiano e permettono alla libertà di avere la meglio sul caos”.

C.S.

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