Il Sindaco di Badalucco Matteo Orengo si ripresenta alle elezioni comunali dell’otto e nove giugno, confermando il settanta per cento dei suoi consiglieri della precedente legislatura. La lista sempre denominata ValorizziAmo Badalucco è stata completata e da lunedì verranno raccolte le firme, da 25 a 50, presso la segreteria comunale, per l’accettazione dei candidati e la convalida.
Tre i nuovi ingressi in lista: Sabrina Brezzo, Enrico Carassale, Gian Romano Mioranza. La prima, casalinga, figura molto impegnata nel sociale a Badalucco, era però già entrata in Consiglio Comunale, con l’opposizione. Enrico Carassale lavora come responsabile della qualità presso il più grande oleificio locale. Gian Romano Mioranza è impiegato del Casinò di Sanremo. Entrambi sarebbero alla loro prima esperienza amministrativa.
Escono dalla compagine la dottoressa Elena Bonato, che aveva la delega ai Servizi sociali, Marco Bellocco, delegato allo sport e Gianfranco Lanteri, che pur non essendo stato eletto si era occupato delle frazioni.
Di conseguenza resta in lista lo zoccolo duro dell’amministrazione che sta per scadere, ovvero: Daniele Prevosto (vice-sindaco), Giusy Laigueglia, Donatella Boeri, Lisa Palumbo, Daniele Secondo, Pasquale Murachelli, Stefano Striglioni. Salvo sorprese dell’ultima ora questa dovrebbe essere l’unica lista che si presenta per le amministrative a Badalucco.
“Ho ritenuto doveroso presentarmi di nuovo al giudizio dell’elettorato – dice il Sindaco Matteo Orengo – per portare a compimento un lavoro che è stato fortemente condizionato da ben due alluvioni, dalla pandemia e dall’opposizione alla Diga. Quest’ultimo problema, ha comportato un esborso di denaro per l’opposizione in giudizio, pari a circa 20 mila euro ed ha sottratto all’attività amministrativa rilevanti energie. Però è anche la battaglia più importante, che posso dire di aver vinto con la mia amministrazione in sinergia con l’intera popolazione. Ho partecipato convintamente alle manifestazioni, e ringrazio chi ci ha aiutato a riportare a galla lo spirito degli anni sessanta, ma come compete al mio ruolo, sono stato in contatto direttamente con le autorità governative, per far comprendere come fosse avventato e pericoloso riproporre una diga in un territorio fragile come il nostro. Quel progetto doveva essere ritirato ed avevo preparato in maniera molto seria l’opposizione in diritto. Alla fine è prevalso il buon senso. Non poteva che essere così perché la presenza di una diga, ancora a Glori (!) avrebbe compromesso l’avvenire del paese in un momento che invece ci può vedere protagonisti nei decenni a venire. Le alluvioni hanno avuto un costo esagerato, parliamo di una somma di due milioni di euro che il Comune ha dovuto anticipare, per la somma urgenza, in attesa della ripartizione regionale. Questo praticamente ha precluso la nostra possibilità di fare opere pubbliche che pur facevano parte del programma di governo”.
La visione di Matteo Orengo per il suo prossimo impegno parte dall’ottimismo di un dato statistico che fa ben sperare per l’avvenire di Badalucco. Si tratta del saldo tra morti e nati nell’ultimo anno: “Dopo tanti anni di calo demografico in questo Comune, fatto più unico che raro, il dato è vantaggioso. Nel 2023 ci sono stati tre nati in più rispetto ai decessi. E’ un fatto confortevole che attesta la presenza di popolazione giovane e la vivibilità di un luogo che si trova a pochi chilometri dalla costa e con potenzialità tutte da sviluppare. Dobbiamo puntare sul miglioramento della qualità della vita. Il no deciso alla Diga, che ascrivo ad una nostra vittoria, va di pari passo con il miglioramento del panorama cittadino dovuto alla raccolta differenziata. Dobbiamo rendere più bello il nostro ambiente di vita, che ha un patrimonio abitativo considerevole, acquisibile ancora per poco tempo a prezzi molto contenuti. Ma quando a qualche chilometro ci sarà sulla piana di Taggia un grande Ospedale unico provinciale, le case di Badalucco saranno vendute a peso d’oro. Ad un patto però che il paese si presenti con le carte in regola per essere appetibile in termini di servizi soprattutto per le coppie giovani. In questo ambito rientrano tutta una serie di progetti, in parte già predisposti, in parte già finanziati, di riqualificazione del territorio”.
Più che l’elenco dei progetti, che sono già nei cassetti del Comune e Matteo Orengo snocciola, distinguendo tra finanziati ed in attesa di finanziamento, quello che è interessante è la visione che fa da anello di congiunzione tra la sua prima amministrazione e quella futura ovvero la green economy. Praticamente si va a sviluppare una sinergia con altri comuni della Valle Argentina, che inseriscono Badalucco in un progetto di vivibilità perfettamente integrato.
“Sta andando avanti la realizzazione di una struttura – prosegue Orengo - a disposizione della valle per la prima infanzia, in un locale multifunzionale, al centro del paese. Invece con il comune di Molini di Triora, Montalto Carpasio e Bajardo intendiamo realizzare un sistema ciclabile ad anello per mountainbike, munito di stazioni di ricarica per bici elettriche, di cui dovrebbe essere appendice anche un collegamento con la ciclabile di Taggia. Inoltre su tutto il territorio intendiamo ubicare pannelli fotovoltaici che permettano un abbattimento della spesa per la pubblica illuminazione. Infine c’è la questione della banda larga, che non decolla e che il comune ha messo all’attenzione del Governo nazionale attraverso un’istanza fatta insieme all’ANCI Liguria. Nell’insieme durante la prima fase dell’amministrazione come gruppo ci siamo preoccupati di dare una sorta di marchio di qualità al nostro centro abitato, ovvero il ‘paese del buon vivere’. Si tratta di continuare su questo solco facendo di Badalucco un luogo sempre più bello, sempre più pulito, sempre più sicuro. Dobbiamo avere il tempo per passare dalla visione ai fatti. Il nostro centro ha però già tutte le potenzialità per uno sviluppo che può essere addirittura inimmaginabile, in sinergia con tutta la valle”.
Ma il primo semestre di governo vedrà l’amministrazione impegnata nei progetti che sarebbero dovuti decollare nel precedente esercizio e che sono rimasti a terra per il tamponamento dei disastri provocati dalle due alluvioni. Ora con l’arrivo degli stanziamenti per l’emergenza c’è il via libera per tutta una serie di opere.
“Metteremo in ordine tutta la viabilità interna residua del comune – termina Orengo - convogliando le acque bianche nel sottosuolo e rifacendo la pavimentazione, contemporaneamente saranno create vasche irrigue di raccolta, saranno messe in sicurezza le due passeggiate che percorrono ad anello tutto il paese. E’ completamente finanziato il beodo Isola lunga e Oxentina (460 mila euro), è previsto il rifacimento di strada Poggi (990 mila euro) e Fraitusa-Meosu (800 mila euro), faremo le cucine a norma per tutti gli usi collettivi a cominciare dalla sagra dello stoccafisso (250 mila euro). Infine tra le cose da portare a determinazione c’è la vicenda dell’ex albergo La Rocca, qui abbiamo un orientamento, quello di una cessione in affitto per uso turistico con possibile alienazione dopo qualche anno. Ma è ovvio, su quest’ultimo tema, ci dovremo confrontare in Consiglio Comunale”.