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Eventi | 03 aprile 2024, 11:28

Vita Reale, a Bardi una mostra racconta il Palazzo dei Principi di Monaco (Foto)

L’esposizione è organizzata dall’associazione Siti Storici Grimaldi di Monaco

Vita Reale, a Bardi una mostra racconta il Palazzo dei Principi di Monaco (Foto)

Sarà inaugurata il 6 aprile alle 16 presso la magnifica cornice del castello di Bardi in provincia di Parma la mostra “Vita Reale” dedicata al palazzo dei principi di Monaco. L’esposizione è organizzata dall’associazione Siti Storici Grimaldi di Monaco in collaborazione con il Palais Princier del Principato di Monaco ed è patrocinata dall’Ambasciata di Monaco in Italia che sarà presente all’inaugurazione nella persona dell’ambasciatrice Anne Eastwood.

“Il progetto dei Siti Storici Grimaldi di Monaco, nasce da una precisa volontà di S.A.S. il Principe Alberto di Monaco – afferma Fulvio Gazzola, presidente dell’Associazione e sindaco del comune di Dolceacquacon l’intento di conoscere e riprendere legami con i territori, francesi ed italiani, che hanno avuto un ruolo nella storia della sua famiglia. Da questa volontà, nasce per i comuni aderenti, per lo più piccoli comuni, l’occasione di promuoversi ed essere attori principali in iniziative che hanno un riscontro anche internazionale. L’esposizione che portiamo nel comune di Bardi, grazie alla disponibilità del sindaco Valentina Pontremoli, è stata inaugurata il 20 aprile 2023 dallo stesso principe Alberto di Monaco che l’ha voluta ospitare all’interno del Palazzo dei Principi, quale primo evento dopo la riapertura al pubblico. Questa esposizione offrirà al pubblico la possibilità di vedere le opere di un giovane, ma già famoso fotografo parigino: Julien Spiewak”.

“Il legame tra la famiglia Grimaldi e il nostro Comune affonda le proprie radici nel XVI secolo ed è ancora oggi per tutta la nostra cittadinanza motivo di grandissimo orgoglio" – dichiara Valentina Pontremoli, sindaco di Bardi - "Simbolico è il fatto che questa esposizione itinerante abbia come località di partenza proprio Bardi e, in particolare, le sale della nostra Fortezza, denominate ‘Landi’ e ‘Grimaldi’, che si trovano l’una adiacente all’altra proprio a simboleggiare l’unione tra le due famiglie. Vogliamo ringraziare sentitamente l’associazione Siti Storici Grimaldi di Monaco per questa iniziativa e per tutto il lavoro svolto, il cui filo conduttore è da sempre la promozione della cultura e delle bellezze turistiche dei nostri comuni”.

L’obiettivo dell’associazione è quello di promuovere l’associazione stessa e i 34 comuni oggi aderenti, attraverso la conoscenza della storia della famiglia Grimaldi di Monaco e il legame con i comuni associati. “Questa mostra fotografica itinerante è un modo originale di far viaggiare il Palazzo dei Principi attraverso altri luoghi che hanno in comune con esso, di essere stati antiche dimore della famiglia Grimaldi. Il Principato di Monaco, tramite la sua Ambasciata in Italia, è lieto di sostenere questa iniziativa che permette di avvicinare ancora di più il Principato ai comuni ex feudi e di celebrare attraverso l’arte ed una visione decisamente contemporanea, che collega storia e modernità, la loro appartenenza a una stessa grande famiglia monegasca in Italia” - conclude l'ambasciatrice Anne Eastwood.

Julien Spiewak è nato nel 1984, vive e lavora a Parigi. Ha completato un master dopo aver studiato fotografia all'Università Paris VIII. È un artista, un fotografo, un ricercatore che si interroga sul rapporto tra fotografia e corpo umano come espressione artistica. Dal 2005 lavora alla serie Corps de Style, che si svolge all'interno di musei e collezioni private in Francia e all'estero. L'inventario che fa è preciso, tranne per una cosa: una parte del corpo che si intromette nel set. Esplora lo strano confronto tra mobili antichi e la nudità della pelle, l'intrusione di un elemento che risveglia un ambiente congelato nel tempo.

“Julien Spiewak ama proporre una sua visione intime delle forme classiche e dei 'personaggi' costruiti dall’uomo, mostrando forme che anno subito sottili scostamenti e perso al loro stabilità, riuscendo ad influenzare il nostro sguardo, a modificare la nostra stessa visione. Quando l’artista interviene, non improvvisa mai, non descrive mai: trasforma l’oggetto con la presenza – a volte inaspettata, a volte auspicata – di frammenti di corpi nudi, distogliendo così lo sguardo dall’oggetto stesso per dargli un’altra vita, un’altra possibilità di esistere ai nostri occhi“ - si legge in una nota del professor Aldo Herlaut, curatore dell’Esposizione al Palais Princier Monaco 2023.

Redazione

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