ELEZIONI COMUNE DI SANREMO
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Politica | 18 gennaio 2024, 12:54

Elezioni Sanremo, è gelo tra i centrodestra e Toti? Berrino: “Non commento, c’è ancora un tavolo regionale per un largo appoggio”

Il senatore di FdI, regista dell’operazione in vista delle amministrative, non si sbilancia sulle parole del governatore che sembra non aver mandato giù le modalità di comunicazione del candidato sindaco

Gianni Berrino (FdI)

Gianni Berrino (FdI)

È gelo tra il senatore di FdI Gianni Berrino e il governatore di Regione Liguria Giovanni Toti? Le cronache politiche delle ultime ore fanno propendere per un “sì”. O, almeno, rendono difficile pensare il contrario.

Tutto parte dall’annuncio del 16 gennaio, quando Fratelli d’Italia ha dato il proprio ok al nome di Gianni Rolando come candidato sindaco della coalizione di centrodestra alle prossime amministrative di Sanremo. Tutti aspettavano il benestare di FdI e, quindi, del senatore che rappresenta il partito sul territorio. Arrivato il “via libera” il nome è uscito, come da previsioni.

Una scelta che, però, sembra non essere andata giù al governatore Toti che non ha fatto giri di parole nel rendere pubblico il proprio disappunto: “Le liste civiche non hanno disciplina di partito e nel ponente ci sono tante personalità e sensibilità che dovranno essere convinte”. E poi: “Abbiamo perso per dieci anni a Sanremo e mi auguro che le scelte di questa volta non ci portino a un risultato analogo”. Non è un segreto che Toti puntasse da tempo a una corsa unitaria con centrodestra partitico e liste civiche unite, sulla scia del suo progetto politico su scala regionale. Ma così non è stato e il disappunto sembra palese anche per le modalità di comunicazione del nome di Gianni Rolando. “Ho letto sul giornale, non so cosa pensare, come metodo di condivisione è certamente innovativo” ha detto Toti a margine del forum internazionale del Turismo.

D’obbligo, quindi, chiedere una replica al senatore Berrino che, però, ai microfoni di SanremoNews si trincera dietro un “no comment” e, a domanda diretta su eventuali contatti con Toti nelle ultime ore, risponde: “No, non ci siamo sentiti. Commenterò quando ci sarà la presentazione di Rolando, nel frattempo c’è ancora un tavolo regionale per far convergere un appoggio più largo. Io ho appoggiato un candidato da portare al tavolo regionale. Poi sono seguite altre comunicazioni dei partiti di centrodestra”. Un silenzio che, nell’area del centrodestra, arriva come rumore assordante. Resta da capire se nelle prossime settimane, in vista della presentazione pubblica di Gianni Rolando, ci sarà una mano tesa da una parte o dall’altra. Così come resta da capire le reazioni genovesi alla vista di Pino Di Meco, rappresentante locale di ‘Cambiamo’, alla presentazione della candidatura di Alessandro Mager.

Intanto nelle dinamiche e nei braccio di ferro tra le parti irrompe l’ennesimo sondaggio che, su un campione di mille intervistati, vede il centrodestra in vantaggio e un exploit del centrosinistra.
Il Partito Democratico al 20%? Non lo vedo impossibile, penso rispecchi la realtà - commenta Berrino - noi siamo dati al 32%, come su scala nazionale. La cosa non mi stupisce. E non mi stupisce nemmeno Fellegara così alto perché è un candidato di sinistra attrattivo nei confronti di quella parte di elettori che a Sanremo ci sono sempre stati e che, come per il centrodestra, si erano divisi”.

Pietro Zampedroni

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