Antenna di Coldirodi, un problema "antico": cosa è stato fatto negli ultimi 21 anni?

Pare siano più di 500 i Comuni in Italia che si oppongono alle antenne ritenendole dannose per la salute, avvalendosi del "principio di precauzione" in quanto, pare che non esistono certezze sugli effetti collaterali della nuova tecnologia.

Purtroppo l'orografia del nostro territorio ci espone all'installazione di tali apparecchiature in quanto zona strategica.

A seguito della protesta dei cittadini di Coldirodi per la costruzione di un pilone alto ben 25 mt in prossimità delle abitazioni e di un altro impianto analogo, è intervenuto il Sindaco con un tecnico comunale che ha asserito l'esistenza di norme nazionali a cui non si può obiettare, e l'assessore Donzella che a sua volta ha dichiarato della recente attuazione del Piano delle antenne cui bisogna verificare se questo nuovo impianto è anteriore o posteriore alla attuazione.

Per limiti di età raggiunti, ho "ravanato" nei meandri della mia memoria ed è emerso un referto, documento del 2002, dove l'amministrazione Bottini aveva organizzato un convegno proprio sulle antenne e le sue problematiche cui si allegano foto, in cui si evidenzia la creazione di un piano base atto ad individuare le zone di esclusione di tali apparecchiature.

A tal proposito, visto l'attualità dell'argomento, quale seguito è stato dato a ciò?

È stato necessario il campanello suonato dal Comitato di strada Bonmoschetto?

Il tempo è il bene della vita; sono trascorsi ben 21 anni; si sarebbe potuto fare di più?