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Attualità | 26 maggio 2023, 12:47

Da tutta Italia i BACA fanno tappa a Taggia: convegno sui minori vittime di abuso "Li aiutiamo a uscire dalla paura" (foto e video)

Loro sono volontari che agiscono 24 ore su 24, 7 giorni su 7, a protezione del bambino. Li abbiamo intervistati per capire come aiutino i minori e quale sia il messaggio di questa iniziativa così partecipata.

Da tutta Italia i BACA fanno tappa a Taggia: convegno sui minori vittime di abuso "Li aiutiamo a uscire dalla paura" (foto e video)

Oggi a Taggia si è riunita la famiglia BACA, i motociclisti che portano fuori dall'incubo i bambini vittime di abusi. L’occasione è stata un convegno organizzato dal capitolo della provincia di Imperia dell’associazione, insieme al Comune di Taggia. 

Chi sono i BACA (Bikers Against Child Abuse)?

Un incontro per mettere al centro il metodo BACA per aiutare i minori che hanno subito maltrattamenti. Loro sono volontari che agiscono 24 ore su 24, 7 giorni su 7, a protezione del bambino. Oltre il gilet di pelle e l'aspetto da motociclisti c'è una grande formazione psicologica e non solo, per aiutare bambini e ragazzi a rompere il muro di diffidenza verso gli adulti, a causa degli abusi subiti. Una realtà associativa con un proprio codice e che ha fatto della privacy una regola ferrea. Non forniscono numeri sulla provincia di Imperia per rispetto nei confronti dei minori che stanno aiutando e dicono semplicemente che sono abbastanza per i tanti casi che gli vengono sottoposti dai servizi sociali. Un modo che fa capire, quindi, quanto anche nella riviera dei fiori, dal mare all'entroterra, ci siano tanti giovani che non stanno vivendo una infanzia felice.

BACA da tutta Italia per il convegno a Taggia.

Il convegno si è svolto per tutta la mattina presso la casa comunale di Taggia. Davanti ad una platea attenta c'erano il vicesindaco Espedito Longobardi, l'assessore ai servizi sociali Laura Cane, Ilaria Natta assistente sociale e responsabile dei servizi socio educativi del Comune di Taggia e Linda Alfano, segretario della sezione ligure dell'Associazione Italiana Magistrati per i minori e la famiglia. I BACA hanno partecipato in massa da tutta Italia ma da notare nel pubblico anche la presenza di altri amministratori e rappresentanti delle istituzioni come la consigliere regionale Chiara Cerri, il presidente del consiglio comunale di Taggia Maurizio Negroni, l'assessore alle politiche giovanili di Taggia Barbara Dumarte il sindaco di Molini di Triora, Manuela Sasso, il comandante dei Carabinieri di Taggia Alessio Gazzolo. L'idea era di aprire il convegno a tutti, a cittadini interessati ma soprattutto a chi per lavoro si deve confrontare con episodi di maltrattamenti ai danni dei minori. Una chiamata che ha visto la numerosa partecipazione di tanti operatori del sociale e anche liberi professionisti come psicologi e avvocati.

Super ospiti della giornata due autorità del mondo BACA: Nemo, presidente nazionale dei BACA e Rasta, il vicepresindente nazionale italiano e vicepresindente europeo. Li abbiamo intervistati per capire quale sia il metodo BACA e perchè si rivelino figure importanti nel recupero dei minori maltrattati. 

L'intervista alle autorità BACA 

"Il protocollo prevede la presenza di BACA all'interno della sfera del minore abusato, con incontri di aiuto psicologico. La presenza dei BACA nel mondo del bambino lo aiuta a ritrovare la fiducia nel mondo in cui vive e quindi ad uscire dalla paura dell'abuso subito" - spiega Nemo. 

"BACA è nata in America e oggi  si trova in gran parte del mondo. - analizza Rasta - In Italia abbiamo nove sedi ufficiali dislocate su tutto il territorio, isole incluse. Il nostro desiderio più grosso è di non essere più necessari, vorrebbe dire che la piaga dell'abuso sarebbe finita. È una utopia e cerchiamo di fare del nostro meglio per ridare un po' di serenità, un sorriso, e fiducia ai bambini a cui purtroppo è stato portato via".

"Ci sono dei segnali per riconoscere quando il minore è vittima di abusi. Noi interveniamo quando l'abuso c'è già stato e tutti i casi ci vengono segnalati dai servizi sociali e dalle autorità. Partiamo da una base, considerando che sono già in carico presso i servizi sociali. - ci spiega il presidente dei BACA - Ci accorgiamo della loro situazione durante il primo incontro dove i minori hanno atteggiamenti molto chiusi perchè gli adulti fino a quel momento  li hanno traditi. Con la nostra presenza, il nostro modo di essere e con il fatto che diamo loro un messaggio di fiducia, famiglia e unione, piano piano i minori si sbloccano e tornano a essere sereni". 

"Vogliamo farci conoscere dalla cittadinanza, dagli operatori come assistenti sociali, avvocati, psicologi, per portare il messaggio di BACA: noi ci siamo, siamo un loro aiuto, un supporto per aiutare i bimbi ad uscire dal mondo della paura" - conclude Nemo.

 

"Taggia la prova di come si possa fare rete tra istituzioni e BACA"

Molto soddisfatta l'assessore Laura Cane che a nome dell'amministrazione comunale di Taggia ha ricordato quanto tra i servizi sociali e i BACA si sia creato un rapporto molto stabile. "Sono una realtà importante perchè  supportano i bambini vittime di abuso sia dal punto di vista fisico ma soprattutto emotivo. Li fanno sentire parte di una famiglia. Siamo qui per  continuare questo percorso di collegamento tra i BACA e il nostro territorio. Abbiamo l'onore di essere prova come Comune di quanto si possa fare con una rete tra istituzioni e una realtà come quella dei BACA" - ha chiosato l'assessore Cane. 

 

Stefano Michero

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