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Attualità | 23 aprile 2023, 07:31

Taggia: torna l'ampliamento dehor per i locali, da quest'anno diventa a pagamento

La misura era stata adottata in formula gratuita durante gli ultimi due anni, per contrastare la crisi economica legata all'emergenza pandemica e come aiuto alle attività durante i periodi di maggior afflusso turistico.

Taggia: torna l'ampliamento dehor per i locali, da quest'anno diventa a pagamento

Per il 2023, a Taggia, l'ampliamento dei dehors dei locali tornerà ad essere concesso ma sarà a pagamento. La misura era stata adottata in formula gratuita durante gli ultimi due anni, per contrastare la crisi economica legata all'emergenza pandemica e come aiuto alle attività durante i periodi di maggior afflusso turistico. 

Il provvedimento ha fatto capolino nell'ultimo consiglio comunale. La pratica è stata introdotta dalla consigliere comunale Chiara Cerri. "Si tratta di una modifica al regolamento del canone unico patrimoniale per l'occupazione del suolo pubblico, attraverso l'introduzione dell'articolo 20 bis. Impariamo dall'esperienza passata ma siccome la pandemia è finita la concessione dell'ampliamento dei dehors non sarà più a titolo gratuito. - ha spiegato - Abbiamo previsto che la misura sia attuabile dal 1° aprile al 30 ottobre e preveda il posizionamento di ombrelloni, sedie o tavolini su area non demaniale".

Il Comune ha previsto alcuni accorgimenti per regolamentare l'espansione delle aree esterne in uso ai locali. "Le attività potranno usufruire solo degli spazi prospicienti e qualora si vada ad occupare lo spazio di un'attività commerciale limitrofa servirà anche l'assenso scritto del vicino. - annuncia Chiara Cerri - Oltre a questo abbiamo previsto che la superficie massima concedibile possa essere pari al doppio della superficie interna dell'attività e mai oltre i 70 MQ". 

Secondo il consigliere comunale di minoranza, Gabriele Cascino (Progettiamo il futuro), il regolamento potrebbe prevedere che l'assenso scritto sia necessario anche qualora il dehor si allarghi davanti ad aree private non commerciali, come ad esempio il portone di un palazzo. Sull'osservazione la consigliere Cerri ha replicato spiegando che la clausola interessa solo le attività commerciali, perchè le uniche due problematiche riscontrate negli anni scorsi hanno riguardato negozi vicini e mai abitazioni. 

La pratica è stata approvata dai consiglieri comunali in aula, ad eccezione del consigliere comunale di 'Progetto Comune' Jacopo Siffredi e di Ernesta Pizzolla della maggioranza. Entrambi si sono allontanati per un possibile conflitto di interesse. Si è astenuto, invece, il consigliere comunale Giuseppe Lo Iacono del gruppo 'L'Alternativa'.

Stefano Michero

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