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Economia | 30 marzo 2023, 15:35

Odontoiatria: tutto quello che non hai mai avuto il coraggio di chiedere

Odontoiatria: tutto quello che non hai mai avuto il coraggio di chiedere

Forse il termine odontoiatria riserva più sorprese di quanto ci aspettiamo. Cerchiamo allora di capire cosa studia esattamente questa branca della medicina, e in che modo un odontoiatra si occupa del benessere e della cura del nostro cavo orale.


Cos’è l’odontoiatria?

Partiamo dal significato: l’odontoiatria è una branca della medicina che tratta la prevenzione, la diagnosi e la terapia delle malattie che possono svilupparsi ai danni dei nostri denti, della bocca e delle mascelle. Senza dimenticare gli interventi per risolvere patologie che possono colpire anche le gengive.


Quando parliamo di odontoiatria parliamo inoltre di innesto di protesi dentarie, nei casi in cui i nostri denti, a causa di traumi, di una carie profonda o di una infiammazione irreversibile, non possono più beneficiare di una terapia di tipo conservativo.


Dobbiamo poi considerare anche l’odontoiatria pediatrica. Il dentista pediatrico, chiamato anche pedodontista, ha una specifica preparazione, sia clinica che psicologica, grazie alla quale può costruire un rapporto di fiducia con i pazienti più piccoli.


Perché i dentisti non sono medici?

Facciamo adesso chiarezza su una questione: l’odontoiatra non è in senso stretto un medico, nel senso che non ha studiato Medicina e Chirurgia, è invece laureato in Odontoiatria e protesi dentaria.


Anche se le denominazioni dentista e odontoiatra sono molto spesso utilizzate come fossero puri sinonimi, dobbiamo comunque fare attenzione: un dentista, in termini stretti, è un medico che ha ottenuto la laurea in Medicina e Chirurgia e in seguito la specializzazione in Odontostomatologia, quindi in chirurgia dentale.


A mettere un punto su tutta la questione, ci ha pensato il Ministero della Sanità, che nel 2018 ha stabilito che l’odontoiatra è sì un medico, specializzato esclusivamente nella cura del cavo orale.


Che differenza c’è tra medicina e odontoiatria?

Ora che sappiamo come medicina e odontoiatria siano due corsi di studi ben distinti, che in ogni caso portano alla formazione di uno specialista del benessere della nostra bocca, possiamo essere più specifici.


In un corso di studi di Medicina e Chirurgia le discipline studiate sono biologia, anatomia, genetica, virologia. Nel corso di studi di Odontoiatria le discipline sono invece igiene orale, patologia, microbiologia, anestesia generale, oltre a chirurgia odontostomatologica. In parole più semplici: chirurgia orale.


Che cosa fa l’odontoiatra?

Le attività che svolge un odontoiatra si muovono su tre versanti: la prevenzione, la diagnosi e la cura. Le attività di prevenzione si basano sull’indicare al paziente in che modo praticare una corretta igiene orale, con la frequenza opportuna e strumenti quali: spazzolino manuale o elettrico, scovolino, filo interdentale e collutorio.


Il secondo momento dell’attività di un odontoiatra è più strettamente diagnostico, e si costituisce di un esame obiettivo della nostra bocca e un colloquio con il paziente, che prende il nome di anamnesi. Se necessaria, viene richiesta una radiografia ortopanoramica.


Il terzo momento del lavoro che svolge un odontoiatra è certamente il più complesso e articolato. Si tratta del momento della cura della nostra bocca. In termini medici, un odontoiatra si occupa di malattie o condizioni che possono affliggere i nostri denti: carie, denti scheggiati o fratturati, macchie o ingiallimento della superficie dentale, pulizia dentale, rimozione di placca e di tartaro.


Tra le altre condizioni che un odontoiatra può trattare ci sono patologie a carico delle gengive, come ad esempio gengiviti o ascessi. Quando non è più possibile intervenire in modo conservativo, attraverso una sigillatura dei solchi o una ricostruzione della parte mancante di un dente, ecco che l’odontoiatra può occuparsi dell’innesto di corone dentali se non di vere e proprie protesi dentarie.


Quando bisogna rivolgersi ad un odontoiatra?

In una condizione ideale dovremmo frequentare lo studio di un odontoiatra due volte l’anno, per svolgere delle visite di controllo. Visite che dovrebbero comprendere anche una seduta di igiene orale professionale.


Se andare ogni sei mesi dall’odontoiatra è la migliore forma di prevenzione che possiamo attuare, insieme ad una igiene orale quotidiana, dobbiamo rivolgerci ad un odontoiatra, in modo tempestivo, tutte le volte in cui si manifestano i primi sintomi di una qualsiasi patologia che può recare danno ai nostri denti.


Contattare quanto prima un odontoiatra è la scelta più giusta, perché ci permette di intervenire subito, evitando in questo modo che una carie o una piccola frattura, ad esempio, possano irrimediabilmente compromettere l’integrità di un dente.


Ricky Garino

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