Oggi tutti sentono la necessità di curare la propria comunicazione: dalle PMI ai grandi brand, passando per tutte le categorie di influencer che in qualche modo fanno impresa puntando su loro stessi.
Questo perché è diventata ormai palese l’importanza che ha la giusta risonanza nell’ambiente giusto. La risonanza sono le visualizzazioni, i like, le interazioni.
Gli ambienti sono sostanzialmente rappresentati – sì dalle piattaforme – ma in senso più ampio (anche se apparentemente più immateriale) dagli interessi dell’audience.
Sì perché ormai non basta comprarsi uno spazio pubblicitario per strada o in radio e stare sicuri che si verrà visti o ascoltati da tutti quelli di passaggio.
Il perché di quello che vedi sui social
Gli algoritmi dei social network elaborano le preferenze degli utenti e in base a queste indirizzano i contenuti che gli utenti vedranno. Si tratta di un vero e proprio sistema che, seppure può sembrare misterioso o inconsistente, è decifrabile se non sfruttabile.
Ma in che modi viene fatto dagli esperti?
Nel caso di un’agenzia di comunicazione specializzata viene fatto attraverso lo studio incrociato di dati che diventeranno un metro per progettare la costruzione di un’identità di brand, della comunicazione che ne deriva, e di tutti gli aspetti sia tecnici che artistici e creativi al suo interno. Questo processo fa ottenere visibilità che si trasforma in valore, e che non è detto che debba esserci in quantità esagerata.
Nel caso invece da chi la sa lunga ma vuole solo la quantità, c’è un trucchetto chiamato “Metodo Sanremo”, che è importante riconoscere per non cadere in una trappola mediatica.
Lo conoscevi il Metodo Sanremo?
È la ricerca spasmodica di polemica, che si può ottenere per esempio mostrando litigi tra coppie di celebrità o atti deprecabili. In sostanza per ottenere commenti sotto i propri post si fa leva sul desiderio umano di esprimere il proprio giudizio per sentirsi meglio e soprattutto migliori degli altri.
Questa strategia di comunicazione è applicabile per la natura stessa dei social ma allo stesso tempo non caratterizza il social. In altre parole, non è colpa di Instagram per i commenti infelici che si fanno sotto al post che parla della separazione tra Totti e Ilary.
In realtà il social network può essere un mezzo straordinario per divulgare, connettersi e per esprimere la propria identità, sia per le singole persone che per le imprese con mission costruttive.