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Al Direttore | 01 dicembre 2022, 17:51

Incontro formativo 'Evoforest': lettera aperta del comitato Pat ambiente al vice Presidente regionale Piana

"Il bellissimo prato nel quale vediamo seduta una scolaresca non esiste più, ora è un’area di cantiere, come si può vedere dalle foto che invio"

Incontro formativo 'Evoforest': lettera aperta del comitato Pat ambiente al vice Presidente regionale Piana

Luciana Balestra, segretario della sezione imperiese de ‘L'Altritalia Ambiente’, ha scritto al vice Presidente della Regione, Alessandro Piana, in relazione all’articolo del nostro giornale sull’incontro formativo del progetto Evoforest:

“Si ha l’impressione che la politica e le pubbliche amministrazioni agiscano in modo completamente scollato dalla realtà. Non abbiamo modo di sapere se dopo la tavola rotonda del 17 novembre a Genova, i presenti abbiano visto la località evidenziata nell’articolo. Nonostante i buoni propositi citati dobbiamo invece assistere ad una devastazione che si protrae da due anni. Non si può parlare di mitigazione del cambiamento climatico e abbattere ettari di bosco in modo indiscriminato, dai dieci metri indicati nell’appalto della cosiddetta tagliafuoco lungo la Provinciale 75, si passa tranquillamente in alcuni punti a circa 30 metri. Questo non è un recupero del tradizionale utilizzo del bosco, definita risorsa rinnovabile, ma una mattanza, i nostri nonni si rivoltano nella tomba a udire certe affermazioni. Possiamo parlare di risorsa rinnovabile solo a patto di effettuare tagli selettivi, o dovremmo attendere cinquant’anni per riavere un bosco degno di questo nome. Non sono la mancanza di presidi e gli abbandoni la causa del dissesto idrogeologico, ed è cronaca di questi giorni, ma il disboscamento indiscriminato. Se veramente ritenete che il bosco sia un comparto etico e importante sul profilo ambientale abbiatene cura e adattate l’uomo ad esso e non viceversa. Il bellissimo prato nel quale vediamo seduta una scolaresca non esiste più, ora è un’area di cantiere, come si può vedere dalle foto che invio, priva oltretutto dei cartelli di legge, come d’altronde mancano all’inizio della strada in località Passo Ghimbegna nel comune di Bajardo, con il risultato che gitanti ed escursionisti si trovano inaspettatamente la carreggiata occupata da ruspe e macchinari vari di notevoli dimensioni”.

Carlo Alessi

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