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Sanità | 23 maggio 2022, 09:59

Futuro della sanità in provincia, interviene la Federazione Operaia Sanremese: “Non è una questione tecnica, ma politica”

Le considerazioni del Grullo di Cultura Politica in vista della conferenza dei sindaci di Asl1

Futuro della sanità in provincia, interviene la Federazione Operaia Sanremese: “Non è una questione tecnica, ma politica”

Il Gruppo di Cultura Politica della Federazione Operaia Sanremese ha inviato alla redazione una serie di considerazioni in merito alla situazione della sanità in provincia e in vista della conferenza dei sindaci di Asl1.

Nei giorni scorsi il Gruppo di Cultura Politica della Federazione Operaia Sanremese, in vista dell'apposita riunione del Consiglio Comunale di Sanremo, aveva evidenziato (mediante una ulteriore presa di posizione) i punti cardini a cui era necessario dare risposte concrete rispetto all'attuale situazione della Sanità in Asl1.

Sommariamente:
a) l'Ospedale nuovo e unico a Taggia non è dietro l'angolo pertanto va predisposto, da parte di Asl1 e condiviso dalla Conferenza dei Sindaci, un piano organico da denominare “la fase di transizione” con al centro un obiettivo ben definito: l'utilizzo razionale delle strutture e di tutte le risorse umane esistenti sul territorio. Questo piano organico non può prescindere dalla definizione (indipendentemente dalla gestione privata o pubblica) del ruolo dell'ospedale di Bordighera.
b) il completamento del Palasalute di via San Francesco che è destinato ad ospitare, sin dalla sua entrata in funzione, anche la 1° “Casa della Comunità” di Sanremo;
c) la mancanza, ormai cronica, di medici specialisti e di medicina generale;
d) la necessità di iniziative formative verso gli studenti delle scuole superiori del territorio al fine di invogliarli alle professioni sanitarie;
e) incentivi finalizzati da parte dei singoli Comuni o in associazione tra di loro.

Con rammarico dobbiamo preso atto che la riunione (del 19 maggio) del Consiglio Comunale di Sanremo, che ha visto anche la partecipazione del Direttore Generale e del Direttore Sanitario di Asl1, non è andato molto al di là delle notizie più o meno conosciute.
La V Commissione (Sanità) del Consiglio, non ha predisposto alcun documento condiviso o di maggioranza e il Consiglio Comunale non ha discusso e approvato alcun Ordine del Giorno di merito.
Il Direttore Generale e il Direttore Sanitario di Asl1, da tecnici, giustamente si sono attenuti alle loro competenze e responsabilità, dato che le politiche che spettano esclusivamente alla Regione Liguria.
Non a caso nella tarda mattinata (sempre di giovedì 19) dal gruppo politico che fa capo al presidente nonché assessore alla Sanità Giovanni Toti, è stato reso noto che il 24 maggio ci sarà un incontro con il comitato ristretto di rappresentanza dei Sindaci di Asl1.
Immaginiamo e riteniamo ovvio che in quella sede si farà il punto sull'Ospedale nuovo e unico a Taggia e che poi venga data una risposta, speriamo definitiva, sulla vicenda dell'Ospedale di Bordighera.
Il 24 maggio, a nostro avviso, si dovrebbe avviare anche un ragionamento rispetto alla predisposizione di un piano organico sulla fase di transizione (che durerà non meno di 10 anni) e il rapporto di questa fase con la medicina di prossimità (Case della Comunità e Ospedali di Comunità).
Certamente si parlerà della mancanza di medici e infermieri, problematica che deve vedere l'impegno concreto della Regione, di Asl1 e dello stesso Comune di Sanremo insieme agli altri Comuni del territorio.

In particolare:
- mettere in campo iniziative per informare e formare studenti liceali (delle IV e V classi) interessati ad iscriversi alle facoltà di Medicina (dato il basso numero di studenti maturandi del territorio che si iscrivono alle facoltà di Medicina);
il raddoppio dei posti al corso per Infermieri nella scuola di Bussana e l'istituzione di un corso per fisioterapisti sempre nella sede di Asl1 di Bussana;
istituire, da parte dei Comuni (singolarmente o in forma associata) borse di studio in favore di studenti residenti interessati ad iscriversi alle facoltà di Medicina;
istituire borse di studio in favore di laureati in Medicina residenti che intendano specializzarsi in Medicina Generale (nel territorio di Asl1 attualmente ci sono 49 ambiti territoriali carenti di medico di assistenza primaria);
incentivi finalizzati (economici, alloggi abitativi o foresteria) verso medici specialisti e infermieri di altri territori disponibili nel trasferirsi nella nostra realtà periferica e con infrastrutture non adeguate;
possibilità di vincolare i vincitori dei concorsi indetti dalla Asl1 a prestare servizio nel nostro territorio per un periodo di tempo sufficientemente prolungato, onde evitare richieste di trasferimento a breve termine.

Queste, in sintesi, le nostre proposte finalizzate (sulla cui maggior parte stiamo insistendo da tempo) per dare una risposta ai numerosi problemi che il nostro territorio presenta in materia di sanità.

C.S.

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