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Attualità | 07 maggio 2022, 07:11

Rimozione della bomba il 15 maggio: Giuffra (Confcommercio) "Non si poteva fare diversamente ma danno enorme per l'economia locale"

"Sarà un danno enorme per tutto il territorio. Purtroppo non si poteva fare diversamente ma il mancato incasso di quella giornata non sarà più recuperato".

Massimo Giuffra

Massimo Giuffra

"Sarà un danno enorme per tutto il territorio. Purtroppo non si poteva fare diversamente ma il mancato incasso di quella giornata non sarà più recuperato".

È questo il commento di Massimo Giuffra, rappresentate di Confcommercio, per la zona di Taggia, Riva Ligure, Santo Stefano e Valle Argentina, in merito ai disagi che comporteranno le operazioni di rimozione della bomba nel torrente. 

Il 15 maggio è la data scelta, con il via alle operazioni di evacuazione della popolazione, dalle 6 alle 9. A quel punto scatterà la zona rossa per un raggio di 1,5 km intorno alla bomba. Questo vuol dire che all'interno dell'area rientrano tutto l'abitato di Arma di Taggia e Levà, fino al parco commerciale alle spalle della stazione ferroviaria. Mentre su Riva Ligure fino al torrente Caravello, compresa la zona del Lidl ma non il bivio per Pompeiana. Questo vorrà dire anche stop al traffico, sia sulle strade che quello ferroviario. 

"Purtroppo queste operazioni cadono in quella che si prospettava come la prima domenica di quasi estate. Bisogna pensare che salterà tutta l'economia legata a bar, ristoranti, spiagge e negozi. Per non parlare del sistema delle prenotazioni presso gli alberghi o i Bed & Breakfast di chi ci aveva scelto per trascorrere una vacanza. Non dimentichiamo tra l'altro che domenica ci sarebbero dovute essere le comunioni su Arma di Taggia, quindi un ulteriore danno anche se per carità i locali rinvieranno le date dei vari pranzi di festa - commenta Giuffra - Era una data importante, tempo permettendo. Il blocco del traffico creerà disagi sulla costa, pensiamo solo per l'assenza dei francesi che ogni domenica vengono da noi ma problemi anche per tutte le persone del nostro entroterra che non saranno nella zona rossa ma non potranno spostarsi. Pensiamo a chi abita in valle Argentina". 

Non c'erano altre alternative sulla data. "Se questa operazione fosse stata fatta in settimana, in un giorno feriale, sarebbe stato forse peggio" - puntualizza Giuffra. Poi, non dimentichiamo che il 20 maggio ci sarà il Giro d'Italia, spostare la rimozione della bomba al weekend successivo, avrebbe potuto mettere in forse la tappa "Sanremo - Cuneo" con un danno ancora maggiore

"Al momento non abbiamo ricevuto particolari lamentele da parte degli imprenditori economici locali, però c'è grande confusione sulle informazioni relative alle procedure di evacuazione. Chi ha un negozio giustamente vorrebbe sapere se dovrà lasciare porte e finestre aperte, come sarebbe emerso dalle prime indiscrezioni. Confido che entro pochi giorni la situazione sarà un po' più chiara. Questo però pone ulteriori interrogativi su chi controllerà affinché non si verifichino episodi di sciacallaggio. Si parla dell'Esercito e dei Carabinieri ma la zona rossa da controllare sarà davvero molto vasta. Mi auguro che questo problema non passi in secondo piano e ci sia attenzione per i tanti imprenditori della zona".

Stefano Michero

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