Il Consigliere comunale di ‘Alternativa Intemelia’, Massimo D’Eusebio’, torna sull’allestimento di un campo di accoglienza per migranti e profughi che, da ormai 7 anni, tentano ogni giorno di attraversare il confine con la Francia e hanno ovviamente bisogno di un punto d’appoggio sul territorio ventimigliese.
“Ho scoperto che il governo e soprattutto il comune di Ventimiglia hanno finalmente deciso di allestire nuovamente il campo profughi a Bevera, forse anche prima dell’estate. Come era prevedibile, voler creare ex novo un campo alla Mortola si è rivelata un’idea ‘strampalata’. La minoranza ha provato varie volte a convincere l’amministrazione a desistere anche con una mozione, ma è stato tutto inutile e si sono persi almeno 6 mesi”.
Secondo D’Eusebio il campo è necessario per diminuire i disagi alla popolazione di Ventimiglia e soprattutto per dare una minima assistenza a persone che ne hanno bisogno: “Questo momento storico in cui ci stiamo giustamente prodigando ad accogliere i profughi ucraini nel modo più dignitoso possibile, non dovrebbe eclissare tragedie che erano già in atto prima, ricordandoci che abbiamo giacigli di fortuna in stazione o sotto la sopraelevata per gli altri profughi (afgani, eritrei, sudanesi, siriani e curdi) che scappano da guerre e repressioni decennali”.
D’Eusebio fa un passaggio anche sulla pista ciclo-pedonale della città di confine: “Ho letto che molte persone hanno ‘esultato’ perché la ciclo-pedonale a sbalzo non è stata distrutta dalla prima mareggiata. Anche io ne sono contento, ma mi pare paradossale affidare un’opera di 1,5 milioni di euro alla speranza ogni volta che si presenta un evento atmosferico, che resistesse dovrebbe essere palese. E’ indubbio che il rischio esista ed è percepito anche dall’amministrazione, infatti per ovviare all’insufficienza dell’opera ha ritenuto necessario inviare una ruspa nottetempo per creare una momentanea barriera di pietre dal costo di 6.000 euro, eliminata in poche ore dalla forza del mare ed in seconda battuta progettare una scogliera artificiale (spacciato sotto forma di spot per surfisti). Con queste premesse faccio una domanda all’amministrazione: non sarebbe meglio almeno aspettare a costruire la seconda parte di ciclo pedonale anche questa dal costo di 1,5 milioni?”











