Il ministro dell’Interno, Luciana Lamorgese, ha firmato il decreto che approva la graduatoria per l’anno 2021 dei comuni ammessi al finanziamento statale per la realizzazione di sistemi di videosorveglianza urbana.
Il contributo statale è diretto a sostenere gli oneri sopportati dalle amministrazioni municipali per l’installazione dei sistemi previsti nell’ambito dei Patti per la sicurezza urbana sottoscritti tra i prefetti e i sindaci. Sulla base dei fondi stanziati per l’anno 2021, pari a 27 milioni di euro, i progetti che godranno del contributo sono 416.
Nella nostra provincia solo Imperia ha beneficiato di un cofinanziamento Statale: su un importo di 400mila euro ne riceverà 240mila. Avevano chiesto il finanziamento anche Ventimiglia (276mila su 1.383.000) e Perinaldo (12mila su 61mila). Il Comune di Vallebona, su 17.500 euro ne aveva chiesti 5.250, quello di Dolcedo, 9.500 su 59.800, Pigna 25mila su 98mila, Dolceacqua 10.800 su 108mila, Badalucco 1.365 su 26.365 mentre a Rocchetta Nervina speravano su 10.600.
A Prelà speravano di ottenerne 4.661 su 46.661, ad Aquila D’Arroscia 15mila su 148.416, a Villa Faraldi 2.000 su 27.500, a Pompeiana 2.000 su 32mila. A Montegrosso Pian Latte 1.000 su 23.720 ne arriveranno 1.000 e a Mendatica 2.500 su 84.500. Infine ci aveva anche provato l’Unione dei Comuni della Valle Argentina e Armea che, su 83mila euro di progetto ne attendevano 16.736.
“L’attribuzione del contributo statale – ha dichiarato il Ministro Lamorgese - per la realizzazione di impianti di videosorveglianza è un importante investimento per migliorare la sicurezza dei cittadini e contrastare i fenomeni criminali sia nei grandi centri urbani che nella realtà minori, facilitando l’attività di repressione dei reati ma anche quella di prevenzione e di capillare controllo del territorio, senza dimenticare l’effetto di deterrenza”.
Il Ministro ha confermato che verrà a breve avviata una nuova procedura di selezione dei progetti comunali per l’anno 2022, con una disponibilità di risorse complessivamente pari a 36 milioni di euro. I comuni imperiesi che li hanno chiesti, quindi, sperano di rientrare nella seconda tranche.














