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Attualità | 03 marzo 2022, 07:11

Il dramma delle donne ucraine residenti nell'imperiese: "I nostri cari sono sotto le bombe. Putin è un mostro, va fermato per il bene di tutti" (video)

La tragedia dell’invasione russa non si sta consumando solo in Ucraina, ma anche nella nostra provincia dove ci sono madri, figlie e sorelle disperatamente incollate dietro a un telefono per avere notizie dei loro parenti: ecco le loro storie

Il dramma delle donne ucraine residenti nell'imperiese: "I nostri cari sono sotto le bombe. Putin è un mostro, va fermato per il bene di tutti" (video)

C’è chi in patria ha figli, fratelli, nipoti, e più passa il tempo più aumenta la paura di ricevere brutte notizie. Sono oltre 120 i cittadini ucraini residenti a Imperia e quasi 800 quelli in tutta la provincia. Vite appese a un computer, a una videochiamata, ad un sms che per ore e ore non riceve risposta. Il dramma dell’invasione russa non si sta consumando solo in Ucraina, ma anche nelle case di tutti loro - poco distanti dalle nostre -  dove ci sono madri, padri, figli e zii incollati ad uno schermo nell’attesa di sapere come stanno i loro cari. 

Abbiamo incontrato alcune donne, di varie cittadine del paese, la cui vita si è fermata il 24 febbraio scorso: giorno in cui Putin ha ordinato all’esercito russo di invadere la loro patria. 

“I nostri parenti, ci racconta Anna, si trovano proprio a Kiev dove stanno bombardando e tutti loro si stanno nascondendo nei bunker. Non è accettabile questa invasione. Adesso i nostri parenti sono nascosti nei bunker. Il cugino di mio marito ha fatto da poco 18 anni e li ha festeggiati aiutando i militari costruendo delle barricate per non fare entrare i russi nella città. È orribile, evidenzia, sapere come lui abbia festeggiato così il suo compleanno. Siamo sempre al telefono, a sentirli e a vedere se stanno bene”. 

C’è poi Oksana di Leopoli che la guerra l’ha già vissuta nei racconti della madre, fatta prigioniera proprio dai russi. “Siamo nel 2022, dice fra le lacrime, non si può fare una strage come sta succedendo ora in Ucraina . I nostri bambini stanno nascendo sottoterra, senza vestiti e senza niente. Stanno distruggendo città, non ci sono parole. Aiutateci, questo il suo appello, la Russia si sta prendendo l’Ucraina. Io sono figlia di una madre prigioniera in Siberia, la mia famiglia lo ricorda bene e adesso stiamo rivendo la stessa cosa. La Russia viene e ci ammazza tutti. Non ci sono parole per descrivere quello che sta succedendo”. 

Olga è originaria di Sumy, a Nord Est dell'Ucraina, è una delle più colpite dagli attacchi delle forze armate russe. “Sono molto preoccupata per il mio paese, ci racconta emozionata, mio fratello, mia sorella e mio nipote sono sotto le bombe. Una situazione troppo brutta. Finiamo questa guerra, noi vogliamo che vada tutto bene”.

Gli ucraini sono stanchi. Stanchi di essere considerati come 'cosa', come terra da spartire e non più come persone, famiglie e civiltà. La rabbia verso Putin è comprensibile e c’è chi come Tanya non le manda a dire. “Samo qua per chiedere il vostro aiuto, dice al nostro giornale, fermate questo mostro. Non dovete pensare che non tocchi anche voi. Non si può sapere cosa vuol fare lui domani. Oggi Ucraina, domani può essere anche l’Italia”. 

"Siamo molto tristi, afferma invece Irina residente a Vasia e originaria di Kiev, questa guerra dura già da otto anni, adesso Putin vuole distruggere l'Ucraina. E questo è un disastro non solo per il nostro paese, ma anche per l'Europa e la pace in generale". 

Angela Panzera-Diego David

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