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Attualità | 22 febbraio 2022, 11:12

Misteri e gioco d'azzardo nel libro di Lamberto Garzia su Tommaso Landolfi, nell'opera uno spaccato sul ponente ligure degli anni '60

Nel volume di 525 pagine figura tra l'altro una ricostruzione della toponomastica del Ponente ligure negli anni 60, e in particolare modo quella di Arma di Taggia.

Misteri e gioco d'azzardo nel libro di Lamberto Garzia su Tommaso Landolfi, nell'opera uno spaccato sul ponente ligure degli anni '60

Dopo otto anni di lavoro, tra ricerca e stesure è stato pubblicato il romanzo diario "Capped dice" di Lamberto Garzia. Nel volume di 525 pagine figura tra l'altro una ricostruzione della toponomastica del Ponente ligure negli anni 60, e in particolare modo quella di Arma di Taggia.  Il titolo del libro prende spunto da un termine desunto dal gioco dei dadi o Craps. 

"...vuole intendere un dado (truccato) sottoposto a limatura di uno dei lati e consequenziale certosino riempimento/incappucciamento (capping) dello spazio lavorato con un materiale diverso. Alla vista appare identico all’originale ma potrebbe anche essere letto all'italiana e più semplicemente 'l'incappucciato -l’autore - dice'. - spiegano - Attraverso le pagine di un diario allucinato e a tratti esilarante, viene raccontata una pericolosa indagine tesa a svelare un mistero, nella quale il personaggio principale, almeno nelle prime pagine, è quello del grande scrittore Tommaso Landolfi. Ma accanto all’illustre narratore, nel Diario compariranno, sotto forma di racconto diretto o citazione, personaggi reali noti (Valentino Zeichen, Giuseppe Conte, Nico e Matteo Garrone, Oriana Fallaci, Rocco Carbone, Franco Cordelli, Alberto Sironi, Antonio Franchini, Alessandro Ceni, Giovanni Maccari, Aldo Gabrielli, Jonny Deep, Orson Welles, Sylvester Stallone, Sugar Ray Leonard, Roberto Duran, Eddy Merckx, Philip Warren Anderson) e molti altri, che per 'opportuna delicatezza' verranno nominati soltanto con la lettera X, sia perché alcune indagini non sono concluse e sia perché alcune sono donne che nei loro specifici campi sono assai popolari, oltre a personaggi meno noti, ma non per questo meno importanti".

"All’interno della puntigliosa struttura del romanzo, si intrecciano anche alcuni fatti di cronaca nera che hanno interessato le località ponentine, avendo eco nazionale. Ad esempio, "L'omicidio del bitter", o quando lo scienziato americano Richard Jarecki, tra il 1968 e il 1969, fece saltare il banco del Casinò di Sanremo per cinque volte, portando la direzione di quel tempo a considerarlo come 'persona indesiderata'. Ma cosa si nascondeva dietro tutto questo, e cosa dello scrittore Tommaso Landolfi, assiduo frequentatore della Sala da Gioco matuziana?" - si chiedono dalla casa editrice

"Le pagine del libro cercano di fare chiarezza, o almeno provano a svelare molti misteri, che negli anni 60 hanno interessato non solo la Provincia di Imperia, ma l'Italia intera, sconfinando nella vicina Montecarlo del 1870, fino a giungere Parigi, dove emerge la figura del più grande giocare di tutti i tempi di roulette: lo spagnolo Thomas Garcia, reso immortale dal suo metodo di gioco che porta ancora il suo nome: 'Metodo Garcia'.  E cosa hanno in comune Thomas Garcia e il garibaldino d'origine siciliana morto suicida ad Arma di Taggia nel 1868?" - concludono.

C.S.

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