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Attualità | 21 novembre 2021, 12:43

Sanremo e I Deplasticati protagonisti al Parlamento Europeo con la 18enne Federica Fendoni, ospite alla Conferenza per il Futuro dell’Europa (Foto)

La studentessa del liceo Economico Sociale ha preso parte alla riunione per il futuro del clima e del nostro continente

Le immagini dal Parlamento Europeo

Le immagini dal Parlamento Europeo

Sanremo e I Deplasticati sono stati protagonisti nei giorni scorsi al Parlamento Europeo con la partecipazione della 18enne Federica Fendoni, studentessa del liceo Economico Sociale, alla “Conferenza per il Futuro dell’Europa”.
In un momento di grande mobilitazione giovanile internazionale a favore del clima, la studentessa matuziana ha avuto modo di vivere un’esperienza dal grande valore e che le permetterà di riportare in città nuove occasioni di riflessione in tema di ambiente, clima e prospettive future.

Ho partecipato alla “Conferenza per il Futuro dell’Europa" in realtà per un colpo di fortuna - racconta Federica Fendoni al suo ritorno - la rappresentanza  è stata formata a caso da 200 cittadini degli stati membri estratti a sorte tra persone di ogni età, provenienza, ceto, professione, formazione scolastica. Questo allo scopo di mettere insieme un  gruppo che presentasse, attraverso una vera e propria democrazia partecipativa, proposte e istanze nel panel al quale prendeva parte. I giovani sotto i 25 anni costituivano un terzo della compagine e, nel nostro caso, abbiamo partecipato al terzo "panel" tenutosi dall' 1 al 3 ottobre e che ha trattato di cambiamento climatico, ambiente e salute. Quello dell’ambiente è un tema a me molto caro fin da bambina e avere avuto l’opportunità di partecipare in maniera attiva a discussioni relative ad obiettivi e strategie future in ambito agricolo, dei trasporti, dell’energia, mi ha dato qualche indicazione in più su quando e come sarà possibile una transizione verso una società post-carbonio, con uno stile di vita sano, attento anche all'uso che fa dei farmaci, il cosiddetto Green Deal”.

In quei due giorni abbiamo ascoltato varie analisi e relazioni (abbastanza drammatiche) esposte da diversi studiosi dei temi trattati, dopo di che ognuno di noi poteva presentare le proprie idee in merito - prosegue - tra i giovani (la rappresentanza italiana tra i 16 e 18 anni constava di 4 soggetti mentre i giovani europei tra i 16 e 25 erano un centinaio) l'istanza più urgente è stata indubbiamente quella di introdurre nelle scuole l'insegnamento dell'ecologia, soprattutto nelle superiori, in poche parole la vera e propria materia  “educazione ambientale”. Questo perché è proprio la fascia in età scolare, e non mi riferisco alle classe inferiori dove ritengo ci sia molta più attenzione a questi temi, quanto a quella delle medie, dei licei o istituti superiori in genere, dove c'è una grande mancanza di coscienza ambientale. L'informazione sulla disastrosa situazione ambientale non manca certo, quella che manca è la coscienza ambientale, vuoi per pigrizia, superficialità, per atteggiamenti “ribelli” che spesso assumiamo noi ragazzi, ma certamente anche perché manca una vera e propria educazione civica. È stato buffo per me vedere come, all'esterno del palazzo, ragazzi che avevano appena sentito parlare di ecologia, dopo aver fumato una sigaretta gettassero poi in terra il mozzicone. È ovvio che certi meccanismi sono duri a morire e il più delle volte messi in atto senza pensarci o ancora peggio sottovalutati. Per questo bisogna cominciare quanto meno a tentare un'inversione di tendenza negli atteggiamenti quotidiani soprattutto fornendo più strumenti che facilitino questo. La raccolta differenziata all'interno delle aule scolastiche, ad esempio nell'istituto da me frequentato, non viene fatta semplicemente perché non ci sono i contenitori. Li ho portati io da casa. Uno dei tanti piccoli gesti che, se attuati da ognuno di noi, questa controtendenza può contribuire a realizzare”. 

Questi l'esperienza e il punto di vista della nostra Federica della quale noi Deplasticati andiamo particolarmente fieri in quanto “milita” tra le nostre fila da quando era 15enne. La sua partecipazione in compagnia della mamma Simona, Operatore socio Sanitario del Pronto soccorso, alle nostre pulizie di gruppo, ha sicuramente contribuito a fornirle una forma mentis più definita, perché l'esperienza sul campo fa letteralmente toccare con mano come di educazione ambientale ci sia un gran bisogno. La nostra giovane deplasticata tiene a precisare come l’esperienza attiva con l'associazione in effetti abbia dato ritocchi decisivi all' amore per l'ambiente che la anima da sempre, visto che è cresciuta in una famiglia che da sempre coltiva un meraviglioso orto domestico e che da qualche anno, grazie al fratello Francesco, si dedica anche all'apicoltura. 

Abbiamo chiesto a Federica: “E ora cosa ci dobbiamo aspettare in seguito di questa importante iniziativa?”.
Adesso non ci resta che aspettare che tutte le istanze ed i pareri venuti “dal basso” vengano vagliati, valutati, ridiscussi e speriamo messi in calendario - risponde - personalmente continuerò a seguire ed aggiornarmi anche attraverso il sito ufficiale dell'Unione Europea https://futur.eutopa.eu e i panel multimediali”.

I Deplasticati

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