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Attualità | 15 luglio 2021, 12:11

Accordo verbale sul nuovo viadotto del Tenda, il Sindaco di Limone: “Non si perda tempo, liberare anche la vecchia canna per il passaggio”

Riberi chiede l’apertura della vecchia canna, da sfruttare durante il periodo di cantiere, e il potenziamento della linea ferroviaria: “I francesi potrebbero raggiungere il valico già a metà 2022, noi dovremmo aspettare altri due anni”

Accordo verbale sul nuovo viadotto del Tenda, il Sindaco di Limone: “Non si perda tempo, liberare anche la vecchia canna per il passaggio”

I tempi per la realizzazione del nuovo viadotto di collegamento tra Italia e Francia in val Roya saranno di sei mesi: a stabilirlo è stata ANAS che il 9 luglio ha incontrato il sindaco e presidente della Provincia Federico Borgna, il Prefetto di Cuneo, l’assessore regionale ai trasporti Marco Gabusi, i sindaci dell’Unione Montana dei Comuni di Limone, Vernante, Robilante, Roccavione ed Entracque, e il presidente della Camera di Commercio di Cuneo in un appuntamento di aggiornamento ufficiale.      

Contestualmente, il commissario straordinario di ANAS e il capo territoriale del Piemonte (l’ingegner Gemelli) hanno confermato l’esistenza di un accordo verbale con l’impresa, da concretizzare nel giro di 20-25 giorni. “Come sindaci siamo soddisfatti per il raggiungimento di questa soluzione che speriamo venga formalizzata al più presto – sottolinea Massimo Riberi, sindaco di Limone Piemonte e presidente dell’Unione Montana - vorremmo, però, non aspettare tre anni per poter utilizzare di nuovo la strada per comunicare tra Francia e Italia; abbiamo chiesto formalmente di lavorare non solo sulla nuova canna ma anche sul viadotto, in modo da poter utilizzare la vecchia galleria per il passaggio durante lo svolgimento dei lavori”.

Per i sindaci questa si configurerebbe come una preziosa opportunità ulteriore per far uscire le valli dall’isolamento e collegare di nuovo Italia, Francia e Montecarlo. Ma l’ANAS parrebbe non essere della stessa idea: “Ci è stato detto che, almeno inizialmente, non sarà possibile – prosegue Riberi - ma ci torneremo sopra. Non possiamo pensare che i francesi, già a metà 2022 potranno arrivare sino all’imbocco della galleria mentre noi dovremmo aspettare ancora altri due anni; capisco non si possa usare la nuova canna in costruzione ma bisogna allora fare in modo di rendere percorribile la vecchia”.

Ribadiamo poi fortemente, tutti noi sindaci, la necessità del ripristino della ferrovia nel tratto tra Breil e Ventimiglia – aggiunge ancora Riberi -; i lavori iniziati devono essere ultimati al più presto, bisogna permettere la circolazione entro l’inizio dell’inverno perché il passaggio sul colle montano è percorribile da chi può farlo, ma è abbastanza difficoltoso e non può funzionare a partire dall’autunno. Indispensabile per tutti i territori coinvolti, poi, il potenziamento delle corse in attesa della conclusione dei lavori sul viadotto”.

Come già ribadito più volte, l’importante per le amministrazioni coinvolte è che non si perda ulteriore tempo: “L’alluvione è avvenuta nove mesi fa - conclude Riberi - e l’ultima CIG è datata al 5 di maggio: siamo a momenti ad agosto e non si è ancora nemmeno partiti con il progetto, che verrà realizzato dalla ditta che acquisirà i lavori e non dall’ANAS. Una situazione paradossale”.

Simone Giraudi

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