/ Cronaca

Cronaca | 26 maggio 2021, 07:11

Suicidio del 23enne picchiato a Ventimiglia: il Vescovo "Privare della speranza a una persona è come togliergli l’ossigeno" (Video)

"Probabilmente l’idea di essere stato accompagnato in un centro di rimpatrio, gli ha fatto cadere quel filo di speranza che lo ha sostenuto in mezzo a tante peripezie, facendogli ritenere che la sua vita non meritasse più sforzi e non meritasse attenzioni da alcuno”.

Suicidio del 23enne picchiato a Ventimiglia: il Vescovo "Privare della speranza a una persona è come togliergli l’ossigeno" (Video)

Anche il Vescovo della Diocesi di Ventimiglia-Sanremo, Mons. Antonio Suetta, ha commentato il suicidio di Moussa Balde, il giovane 23enne che, picchiato selvaggiamente a inizio maggio nella città di confine, si è tolto la vita nelle scorse ore in un centro di rimpatrio per profughi a Torino.

“Il mio è un pensiero di grande compassione, nel senso più nobile del termine, perché un gesto estremo e tragico come il suicidio, non ha mai vere spiegazioni razionali. E’ sempre una situazione emotiva, in questo caso disperata, di pesi che sono nel cuore e che, a un certo punto, hanno la capacità di sopraffarlo. Io penso alla sua vita, ancora fresca e ancora densa di speranze e promessa. Penso alle fatiche e forse anche alle persecuzioni che ha subito per arrivare fin qui, quasi alla meta del suo sogno”.

Mons. Suetta evidenzia come Balde possa essere caduto in una forte depressione, per essere stato portato in un centro, dal quale poi si viene rimpatriati: “Credo che, pur non conoscendolo, l’idea di essere stato accompagnato in un centro di rimpatrio, gli ha fatto cadere quel filo di speranza che lo ha sostenuto in mezzo a tante peripezie, facendogli ritenere che la sua vita non meritasse più sforzi e non meritasse attenzioni da alcuno”.

Lancia poi un appello a tutti, affinchè in futuro si possa essere più attenti alle situazioni come quelle delle del 23enne che si è tolto la vita: “Spero e prego che il sacrificio di questa vita ci aiuti ad essere sensibili perché togliere la speranza a una persona è come togliergli l’ossigeno. I misteri che sono nel cuore di un uomo non possiamo conoscerli, ma sono molto solidale con questo giovane perché chi fa un gesto del genere, lo fa al colmo di una sofferenza, che noi facciamo fatica ad immaginare. E quindi merita il nostro rispetto, affetto e preghiera ma sono certo che il Signore farà rifiorire la vita del giovane nella sua casa”.

Carlo Alessi

Google News Ricevi le nostre ultime notizie da Google News SEGUICI

Ti potrebbero interessare anche:

Prima Pagina|Archivio|Redazione|Invia un Comunicato Stampa|Pubblicità|Scrivi al Direttore|Premium