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Attualità | 29 marzo 2021, 11:28

Imperia: sparano a un cinghiale che allatta, LNDC Animal Protecion “Denunceremo”

La presidente Piera Rosati: “La caccia è l’esatto opposto del rispetto per la vita e per la natura”

Imperia: sparano a un cinghiale che allatta, LNDC Animal Protecion “Denunceremo”

 

La nostra notizia sulla mamma cinghiale colpita mentre allattava i propri cuccioli ha fatto il giro d'Italia arrivando anche all'attenzione di LNDC Animal Protection che, ora, denuncerà l'accaduto.

Scrivono da LNDC: “Stava tranquillamente passeggiando in aperta campagna con i suoi cuccioli, fermandosi ogni tanto per allattarli, quando una femmina di cinghiale e finita nel mirino di due persone che non si sono fatte alcuno scrupolo nello spararle. Dopo essere caduta a terra ferita, la mamma è scappata così come i suoi piccoli. Un testimone ha assistito a questa orrenda vicenda e ha denunciato il fatto alle autorità competenti. Tra l’altro l’uomo, dopo essersi accorto di quanto accaduto, avrebbe detto ai due che avrebbe chiamato la Forestale e loro avrebbero risposto di essere loro stessi della Forestale, cosa che i Carabinieri avrebbero smentito. Secondo quanto riportato sul sito ImperiaNews sparare sarebbero stati due agenti del nucleo regionale di vigilanza faunistico-ambientale che si sarebbero spacciati per carabinieri forestali”.

Appena appresa la notizia, i volontari della LNDC Imperia si sono subito attivati e ci hanno messa in contatto con il testimone di questo atto crudele, per dargli il nostro supporto e unirci alla sua denuncia”, fa sapere Piera Rosati – Presidente LNDC Animal Protection. “Non è possibile che questa cosa passi sotto silenzio e mi auguro che i Carabinieri facciano tutto il possibile per rintracciare queste due persone che peraltro hanno finto di essere dei Forestali, infangando il nome di un corpo che davvero ha sempre fatto la differenza nel tutelare l’ambiente e gli animali selvatici”. 

Nessun Forestale degno di questo nome si sognerebbe mai di sparare a una mamma in fase di allattamento, condannando a morte certa dei cuccioli che non hanno più la possibilità di essere nutriti e accuditi come necessario. Questo è ciò che fanno i bracconieri – che per lo più sono persone che hanno anche una regolare licenza di caccia – perché non hanno alcun rispetto della natura e degli animali di alcun tipo. È una cosa su cui riflettere quando si sentono i cacciatori dire che loro sono amanti della natura perché, per quanto io mi sforzi, non riesco proprio a capire come si possa amare qualcosa e allo stesso tempo distruggerla, andando in giro a sparare a qualsiasi cosa si muova”, continua Rosati. 

Per quanto mi riguarda la caccia è da condannare sempre, ma questo caso è davvero inquietante e grave perché dimostra tutto il disprezzo che queste persone hanno per la vita. Sparare a una mamma che sta allattando i suoi cuccioli è un gesto criminale”, conclude Rosati.

Redazione

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