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Attualità | 09 dicembre 2020, 13:16

Sanremo: prende forma il Piano per l’Eliminazione delle Barriere Architettoniche, Donzella “Un avamposto di civiltà, la città sia esempio di accoglienza” (Foto)

Questa mattina la discussione in seconda commissione, venerdì la votazione prima del passaggio in consiglio comunale

Sanremo: prende forma il Piano per l’Eliminazione delle Barriere Architettoniche, Donzella “Un avamposto di civiltà, la città sia esempio di accoglienza” (Foto)

Il Comune di Sanremo porta avanti senza sosta il Piano per l’Eliminazione delle Barriere Architettoniche. Un progetto studiato in stretta collaborazione con le associazioni del comitato PEBA, appositamente creato per un continuo confronto sulle esigenze delle persone con difficoltà motorie o disabilità.

Questa mattina si è tenuta la riunione della seconda commissione presieduta dal consigliere comunale Umberto Bellini alla quale hanno preso parte anche i tecnici del Comune Valia Galdi e Alice Saviozzi che hanno redatto il piano oltre a Mirco Soleri e Mirko Ferranti in rappresentanza del PEBA.

Galdi e Saviozzi hanno illustrato nel dettaglio le linee guida del Piano per l’Eliminazione delle Barriere Architettoniche. “Il Peba deve essere redatto in maniera partecipativa e a Sanremo è stato garantito attraverso la collaborazione continua con il comitato Peba per un confronto con le rappresentanze delle persone che più avevano fragilità dal punto di vista della fruibilità dello spazio - ha spiegato Valia Galdi - qual è il target della popolazione a cui è rivolto il piano? Il fruitore della città è una persona che può avere moltissime esigenze e con possibili difficoltà. Oltre a essere un valore culturale è anche un’opportunità legata al turismo e alla qualità della vita come marketing territoriale per garantire la permanenza delle persone. Nell’ultima parte del Peba si sottolineano le linee guida che possono essere applicate sia dagli uffici che dai privati nella realizzazione di opere. C’è poi il lavoro tecnico eseguito sul campo con analisi dello spazio pubblico e degli edifici che sono stati individuati e analizzati in base alle richieste dell’amministrazione: le scuole Italo Calvino, Castillo, Villa Vigo, il Palafiori, Museo Civico, il forte di Santa Tecla, l’auditorium Franco Alfano, l’autostazione dei bus e la stazione ferroviaria, il Mercato Annonario e alcune spiagge. Sono poi state redatte delle tipologie di soluzioni che possano essere esemplificative, mentre per gli edifici è stata fatta un’analisi puntuale con una relazione descrittiva”.

Abbiamo elaborato alcune schede dei vari edifici con la suddivisione in tipologie “arrivare” “entrare” e “muoversi”. Un sistema molto semplice ma molto efficace. La scheda è stata elaborata con dei colori a mo’ di semaforo che prendono in considerazione la tipologia di utenza” ha aggiunto Alice Saviozzi nell’illustrare dal punto di vista tecnico il Piano per l’Eliminazione delle Barriere Architettoniche mostrando anche le tavole che sono state elaborate e che, in parte, proponiamo nella gallery.

Il Piano del Comune avrà in sostanza una doppia valenza: servirà sia per l’accesso ai fondi regionali per l’abbattimento delle barriere architettoniche ma anche per dare delle linee guida ai futuri progetti pubblici o privati che verranno realizzati a Sanremo. Pochi i fondi comunali che, al momento, come da legge, corrispondono a una cifra che non sia inferiore al 10% degli oneri di urbanizzazione introitati.

Alla riunione in videoconferenza ha preso parte anche l’assessore ai Lavori Pubblici, Massimo Donzella: “Ci siamo confrontati più volte e dobbiamo ringraziare i nostri tecnici e le associazioni perché questo confronto deve diventare una consuetudine e ha già portato a risultati importanti come in via Nino Bixo all’intersezione con via Gioberti, l’anagrafe, il Mercato Annonario e la scuola di valle Armea. Deve diventare un metodo di lavoro, un avamposto di civiltà, un sistema per a ampliare la fruibilità a tutti. Sanremo è una città turistica e di accoglienza verso gli altri dovrebbe essere un riferimento e avere una sensibilità maggiore. I progetti che avete presentati devono essere un vademecum”.

Al termine dell’illustrazione tecnica e della discussione, la seconda commissione si è data appuntamento a venerdì per la votazione finale. Poi la parola passerà al consiglio comunale per l’approvazione finale del Piano per l’Eliminazione delle Barriere Architettoniche.

Pietro Zampedroni

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