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Eventi | 15 ottobre 2020, 14:52

Ospedaletti: sabato prossimo, gran finale del ‘Cantico della Bellezza’ all’insegna della cavalleria medievale

Spettacolo musico-teatrale per chiudere la rassegna dedicata alla memoria di Valerio Venturi

Ospedaletti: sabato prossimo, gran finale del ‘Cantico della Bellezza’ all’insegna della cavalleria medievale

Il 3° “Cantico della Bellezza”, ciclo di incontri culturali dedicato alla memoria di Valerio Venturi, giornalista e scrittore prematuramente scomparso due anni fa, si chiuderà sabato 17 ottobre con uno spettacolo in orario serale (ingresso alle ore 21) presso lo spazio teatrale comunale “La Piccola”, ubicato nell’ex scalo merci della vecchia stazione di Ospedaletti, con accesso anche dalla pista ciclabile.

Lo spettacolo è intitolato “Saladino Cavaliere, un’esperienza musico-teatrale”, esito di un laboratorio indetto dal sodalizio artistico che va sotto la suggestiva denominazione di “Alfieri di Castel Bajardo”.

“Saladino Cavaliere” non è altro che la teatralizzazione de “L’Ordène de Chevalerie” un poemetto d’autore anonimo del XIII secolo, recentemente tradotto da Faris La Cola (noto ai più come Freddy Colt) per le edizioni Il Cerchio di Rimini. La vicenda narrata riguarda l’incontro tra due mondi e due culture rappresentati dal sultano Saladino (il curdo Salah ad Din, sovrano d’Egitto e di Siria) e il principe Ugo di Tabaria (Ugo II di Saint-Omer, signore di Galilea e Tiberiade). Ugo è prigioniero del sultano e viene richiesto da quest’ultimo di mostrare la modalità in cui, presso i cristiani, vengono «creati» i cavalieri. Il prigioniero, al fine di riscattare la propria libertà, accetta la proposta e fornisce a Saladino la spiegazione dei vari gesti che costituiscono il rituale d’investitura, mettendoli in pratica su di lui. L’affascinante mondo della Cavalleria è qui distillato nei segni e nei simboli che ne costituiscono l’essenza: nella loro comprensione si compie l’avvicinamento, la sintonia tra i due personaggi. Il senso di questa storia, a otto secoli di distanza dalla sua stesura in lingua d’oïl, risulta ancora attuale. È un invito alla fratellanza senza dover rinunciare alla propria identità, anzi rafforzandola.

L’aspetto poetico è completato dalle musiche originali del periodo, interpretate su strumenti antichi come l’arpa celtica, il salterio ad arco e il liuto soprano.

Saranno in scena nel ruolo di protagonisti Emanuele Cannoletta (Saladino) e Nicholas Gallo (Conte Ugo), il narratore Sergio Castellino, i musici Andrea Novella, Lara Manis e Freddy Colt, e a completare il cast l’ancella di corte interpretata da Marilena Vesco e la guardia del Sultano Aimen Rhanmia. La messinscena si avvale della consulenza registica di Umberto Salemi.

L’iniziativa è ideata e realizzata dalle associazioni di cui Valerio era stato attivo promotore, il Centro Studi Musicali “Stan Kenton” e l’Accademia della Pigna, con il determinante sostegno del Comune di Ospedaletti.

L’ingresso allo spettacolo è libero, con limitazione di posti e l’osservanza delle norme di sicurezza dettate dal periodo.

C.S.

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