Dopo la pubblicazione a novembre 2019 in Gazzetta Ufficiale del Decreto, attraverso cui è stato fissato il valore massimo del tetraidrocannabinolo, è aumentata la produzione di cannabis legale, come quella su sevenhemp.it. Tralasciando l'argomento relativo ai derivati della canapa, protagonisti dell'industria collegata alla canapa legale, in pochi si sarebbero immaginati che le piantagioni di cannabis potessero rappresentare la salvezza delle api, considerate dagli esperti creature fondamentali nella conservazione della biodiversità e della natura stessa. A questo proposito, il quotidiano Repubblica ha pubblicato di recente una ricerca condotta negli Stati Uniti, secondo cui le piantagioni di marijuana darebbero il loro contributo essenziale nella salvaguardia delle api.
Perché la cannabis legale salverà le api: lo studio americano
Uno studio americano, i cui risultati sono stati oggetto di un approfondimento del quotidiano Repubblica a inizio anno, afferma come la cannabis legale possa giocare un ruolo importantissimo nel salvare le api. Infatti, dalla ricerca scientifica condotta dalla Cornell University è stato notato come la presenza delle api nelle piantagioni di canapa sia in costante aumento da quando anche negli States c'è stato il via libera alla legalizzazione della canapa. Il segreto risiede nei pollini della pianta di marijuana, che secondo la ricerca offrirebbero un sollievo salvifico alle api in cerca di nuove coltivazioni dopo che i loro habitat naturali sono stati in parte distrutti dall'uso scellerato di pesticidi (non soltanto negli USA ma anche in Europa e nel resto del mondo).
Alle api piace la canapa sativa
I ricercatori della Cornell University, al termine del loro studio pubblicato sulla rivista scientifica Environmental Entomology, hanno sottolineato come alle api piaccia in particolare la canapa sativa. Quest'ultima è una variante della cannabis, coltivata soprattutto per uso edile e tessile, ma anche per la produzione della carta. Non è un caso poi che alle api presenti negli Stati Uniti piaccia la variante sativa della cannabis, dal momento che è la specie più diffusa nel mondo occidentale, a differenza invece della varietà indica, che invece è diffusa nelle nazioni orientali. Infine, la canapa ruderalis è presente in particolare nell'Europa dell'Est, nei Paesi quali Russia e Ucraina. Stando ai risultati della ricerca, la canapa sativa è stata in grado di attrarre fino a 16 diverse specie di api, attirate dai ricchi e nutrienti pollini della pianta. Quest'ultimi, sempre secondo quanto rilevato dal team di ricercatori dell'Università di Cornell (Stato di New York), hanno la capacità di ristorare le api, che negli Stati Uniti (così come nel resto del mondo) stanno lentamente scomparendo producendo danni incalcolabili sul mantenimento della biodiversità.
Oltre il 40% di esemplari è andato perduto
Dunque, la cannabis legale può giocare un ruolo molto importante nella conservazione delle api e, perché no, nella loro rinascita. Dopotutto, c'è bisogno di un segnale molto forte in tal senso, visto e considerato che in questi ultimi anni oltre il 40% di esemplari è andato perduto per sempre. Pochi avrebbero immaginato che si sarebbe arrivata a una situazione simile, vale a dire che le speranze di salvezza delle api e, di conseguenza, della biodiversità nel pianeta Terra, sarebbero un giorno state riposte proprio sulla cannabis legale.














