Ci siamo. Pare che Governo e Regioni, dopo giorni di confronti e scontri, siano arrivati a un terreno condiviso fatto di regole maggiormente chiare per poter riaprire a piccoli passi da lunedì. Nella notte è stato prodotto il documento che mette nero su bianco gran parte delle norme da seguire per provare a riaprire le principali attività, una boccata di ossigeno non da poco in una zona turistica come la nostra.
Restano fisse alcune regole base come la presenza costante di prodotti igienizzanti e le mascherine obbligatorie quasi sempre. Le prenotazioni diventeranno un’abitudine e, in particolare i ristoranti, saranno chiamati a conservare per 14 giorni i nominativi dei clienti per poter eventualmente effettuare tracciamenti. Scende a un metro la distanza minima interpersonale, fatta eccezione per le palestre dove rimarrà di due. In spiaggia lo spazio intorno a ogni ombrellone dovrà essere di 10 metri quadrati, vale a dire circa 3 metri tra un ombrellone e l’altro. Ma andiamo per gradi.
In bar e ristoranti si dovrà mantenere la distanza di metro tra i clienti, saranno privilegiate le prenotazioni e il servizio all’esterno. Mascherina obbligatoria per il personale e per i clienti (quando non seduti al tavolo) e no all’aria condizionata.
In spiaggia la distanza tra le persone dovrà essere di un metro mentre, come detto, ogni ombrellone avrà uno spazio a disposizione di circa 10 metri quadrati. Lettini e sdraio dovranno essere sempre disinfettati sia a fine giornata che al cambio di cliente. Ok agli sport individuali mentre restano in stand-by quelli di squadra.
Per gli alberghi ci sarà il nodo dell’aria condizionata: sostituzione frequente dei filtri prediligendo, però, sempre l’areazione naturale. Da evitare l’assembramento di persone nelle zone comuni, così come in ascensore. Anche qui mascherina obbligatoria per tutti.
I parrucchieri e gli estetisti dovranno obbligatoriamente indossare sempre la mascherina e la visiera protettiva. Il cliente potrà stazionare nel locale solo per il tempo della prestazione.
Nei negozi di abbigliamento, fermo restano la distanza di un metro e l’obbligo della mascherina, tutti dovranno indossare i guanti per toccare i capi esposti.
In palestra la distanza minima sale a due metri prestando sempre attenzione a non creare assembramenti, mentre in piscina si dovrà mantenere lo spazio di 7 metri quadrati a persona. I parchi acquatici potranno essere aperti, ma solo come vasche per la balneazione.
In allegato il documento condiviso tra Governo e Regioni