È il giorno della festa, ma anche della presa di coscienza, per Leo Gassmann, fresco vincitore tra le Nuove Proposte del 70° Festival di Sanremo.
Questa mattina è intervenuto in conferenza stampa all’Ariston Roof con tanto di premio e quel carico di emozione più che comprensibile. Inevitabile il passaggio sul papà Alessandro che ieri ha postato un video sui social per festeggiare la vittoria del suo ‘Pippo’: “Mi chiama così da quando sono piccolo, come per tutti i nostri genitori penso che vedere un figlio che fa quello che gli piace sia la soddisfazione più grande, fare quello che piace è la cosa più difficile e più rischiosa, c’è tanto in ballo quando si fa qualcosa in cui si crede”.
E poi, sul suo futuro: “Mi sono sempre promesso che avrei sempre continuato a fare la mia vita, lavorerò anche sulla musica e ieri è uscito il mio primo album, ma lunedì devo andare all’università alle 8.30, ho lezione”.
“Le colonne portanti della mia vita sono state Vasco Rossi, Jovanotti per la sua positività - ha poi dichiarato sulla sua influenze musicali - e poi Daniele Silvestri, Brunori, Lucio Dalla, Luigi Tenco, tutti sono unici come sono unici tutti coloro che hanno partecipato al Festival portando il loro messaggio”.
E, infine, un passaggio sul frammento conclusivo della sua canzone: “La comunità africana va accolta, le chiusure sono figlie dell’ignoranza, se non stiamo insieme non riusciremo a combattere le paure e abbattere le barriere, dobbiamo lasciare un mondo migliore ai nostri figli”.