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Attualità | 07 febbraio 2020, 07:11

Diano Marina: palacongressi, via alla conferenza dei servizi definitiva, Chiappori "Se i tempi si prolungheranno rinvieremo l'iter a dopo l'estate"

"Il problema è che non sappiamo se riusciremo a farla prima dell’estate e quindi i tempi tecnici rischiano di protrarsi. Se vedo che si arriva a ridosso della stagione estiva non comincio, per non danneggiare i commercianti”, spiega il primo cittadino

Diano Marina: palacongressi, via alla conferenza dei servizi definitiva, Chiappori "Se i tempi si prolungheranno rinvieremo l'iter a dopo l'estate"

O i tempi saranno celeri o l’iter si interromperà” : è questo in sintesi il pensiero del sindaco di Diano Marina, Giacomo Chiappori, per quanto riguarda il Palacongressi sul molo delle tartarughe. Uno dei progetti più divisivi fuori e dentro il Comune, per quanto riguarda principalmente l’impatto ambientale, finanziato dalla Regione la cui presentazione è avvenuta nella primavera scorsa.

A giorni ci sarà l’ultimo passaggio - afferma il primo cittadino dianese a Imperianews - dopo la prima conferenza dei servizi faremo quella definitiva, per poi fare la gara. Il problema è che non sappiamo se riusciremo a farla prima dell’estate e quindi i tempi tecnici  rischiano di protrarsi. Se vedo che si arriva a ridosso della stagione estiva non comincio, per non danneggiare i commercianti”.

Per il sindaco quindi o tutti si avvia nel più breve tempo possibile oppure lo stop sarà obbligatorio in quanto sarebbe troppo alto il prezzo da pagare per gli imprenditori dianesi, soprattutto quelli attivi nel campo alberghiero e della ristorazione, che vedono nell’estate il fulcro dell’economia, non solo loro ma dell’intero territorio. Nei giorni scorsi poi era stato l’ex sindaco, e attuale consigliere comunale di minoranza, Angelo Basso, a depositare un esposto alla Corte dei Conti proprio per quanto riguarda la nuova opera. Nell’atto, Basso denuncia che “quel mostro edilizio costerebbe circa 2 milioni di euro, denaro assai più ‘saggiamente’ destinabile alla realizzazione di interventi urgenti come il rifacimento della rete idrica e la stabilizzazione della strada incompiuta”. Inoltre “accecherebbe la visuale su mare e spiagge nel punto più significativo e centrale delle stesse, arrecando danno notevolissimo alla immagine della città ed al turismo balneare. L’opera inoltre rimarrebbe, esposta al rischio di essere sottoutilizzata ma capace di scaricare sulla collettività costi di manutenzione gravosi prospettando ulteriori criticità per i parcheggi che, dato il sito, non potrebbero certo essere previsti sotto la quota mare”.

Oltre a questi aspetti economico-ambientali il consigliere d’opposizione indica come “affidamento arbitrario della gestione della GM, ad un amministratore unico Domenico Surace” la scelta operata dall’amministrazione comunale. Sul punto non è mancata la risposta del sindaco Chiappori il quale sull’esposto firmato da Basso ha affermato che “possono fare quello che vogliono; io nella mia vita non ho mai fatto battaglie politiche con gli esposti. Magari però chi fa gli esposti lo fa perché pensa ci siano cose fatte male, non è così. Purtroppo abbiamo dovuto aspettare per presentare il progetto, mentre fosse stato fatto da un privato l’avremmo già realizzato, ma siamo comunque arrivati in fondo e siamo riusciti a reperire un finanziamento pubblico”.

La diatriba politica è nel pieno del suo corso, a differenza della realizzazione dell’opera che, nel bene e nel male, rischia di rimanere al palo.

Angela Panzera

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